L'UE accetta di cofinanziare il più grande telescopio al mondo
La Commissione europea cofinanzierà, nell'ambito della priorità relativa alle infrastrutture del Sesto programma quadro (6PQ), la progettazione del gigantesco radiotelescopio "Square Kilometre Array" (SKA - radiotelescopio con un chilometro quadrato di area di raccolta del segnale), impegnandosi per il 27 per cento del costo, vale a dire per 38 milioni di euro nei prossimi quattro anni. SKA è un progetto ambizioso che ha già partner in 18 paesi, fra cui Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Svezia e Regno Unito. Il sistema di rilevamento combina i segnali generati da vari singoli telescopi diversi: l'effetto combinato è maggiore della somma delle parti. Il progetto svilupperà il più grande telescopio mai costruito, e lo studio di progettazione della durata di quattro anni si avvarrà del lavoro congiunto di alcuni dei nomi più illustri nel campo dell'astronomia per concordare un piano finale. Il bilancio finale previsto per il progetto è di 1 miliardo di euro. Il professor Richard Schilizzi è il direttore del progetto International SKA. "Progettare e costruire uno strumento enorme e tecnologicamente avanzato è al di là della portata delle singole nazioni. Un simile progetto è fattibile soltanto convogliando idee e risorse di paesi di tutto il mondo", ha affermato. La competenza europea si concentrerà sui ricevitori phased array, che sono simili ai ricevitori radar degli aerei. Questi ultimi conferiranno ai riflettori parabolici radio convenzionali un "ampio angolo", permettendo lo studio simultaneo di vaste zone del cielo. Quando nel 2020 il sistema di rilevamento entrerà in funzione rivestirà un'importanza basilare per rispondere ad alcuni fondamentali interrogativi nel campo dell'astronomia, quali "cos'è l'energia nera?", "come si è formato l'universo? e "la teoria generale della relatività di Einstein era corretta?". Il progetto è scaturito dal desiderio di acquisire maggiori conoscenze sull'idrogeno nello spazio. L'idrogeno è l'elemento più semplice e più abbondante dell'universo, e una migliore comprensione di questo gas ci fornirà informazioni sul movimento, la massa e la distribuzione delle galassie e, da ultimo, sul big bang. Il progetto SKA richiede una capacità di calcolo così potente che gli attuali supercomputer non saranno in grado di trattare il numero di operazioni necessarie a far funzionare SKA. Tuttavia, quando il progetto sarà attivo, fra 14 anni, esisteranno nuove generazioni di computer che ne avranno la capacità. L'area di raccolta di SKA sarà pari a un milione di metri quadrati - equivalente a circa 200 campi di calcio. SKA sarà talmente sensibile che potrebbe rilevare trasmissioni televisive provenienti dalle stelle più vicine, se mai dovessero essercene.
Paesi
Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Germania, Francia, India, Italia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Svezia, Regno Unito, Stati Uniti, Sud Africa