Coalizione contesta la riformulazione del piano d'azione per la salute
Una coalizione formata dai principali gruppi d'azione per la salute ha invitato gli eurodeputati a respingere gli emendamenti proposti al programma d'azione comunitaria in materia di salute e tutela dei consumatori (2007-2013) della Commissione. Il programma enfatizza l'importanza di uno stile di vita sano e in generale di un atteggiamento sano nei confronti della salute per minimizzare il rischio di contrarre o sviluppare malattie. È strettamente correlato ai programmi quadro comunitari per la ricerca. Il documento originale esaminava alcune malattie specifiche, ma per questioni finanziarie tale approccio è stato abbandonato. La coalizione, tra cui figurano la European Heart Network, l'Association of European Cancer leagues, la European Cancer Patient Coalition, l'International Diabetes Federation-Europe e la European Society of Cardiology, è dell'opinione che tralasciare le malattie specifiche a favore di un programma generico significhi emarginarle e mettere potenzialmente a rischio i cittadini. Il nuovo piano d'azione è stato redatto nel maggio del 2006 a fronte dei tagli al bilancio, che hanno ridotto di due terzi l'investimento nella sanità pubblica. "[A]lla luce dei vincoli di bilancio, la proposta modificata non prevede un campo d'azione specifico dedicato alle singole malattie (come accadeva per la proposta originaria della Commissione, ulteriormente consolidata dal Parlamento europeo). Vista la scarsità di risorse, la Commissione vuole ridurre l'onere delle malattie affrontando invece i principali determinanti della salute". La coalizione di associazioni per la salute è dell'avviso che con questa mossa si trasmetta ai cittadini comunitari un messaggio sbagliato e non si vada incontro a chi è affetto da malattie specifiche. Il presidente della sezione europea dell'International Diabetes Federation, Wim Wientjens, ha affermato: "Naturalmente sono gli stessi Stati membri a doversi occupare delle iniziative concrete, ma in questo caso l'UE si sta lasciando sfuggire l'opportunità di dimostrare ai cittadini europei che può influire sulla vita di ciascuno traducendo nella pratica le sue competenze". È dello stesso parere la responsabile della politica comunitaria presso la European Cancer Patient Coalition, Hildrun Sundseth: "Anche se i pazienti prendono atto delle restrizioni di bilancio che pesano sulla Commissione, noi contestiamo il buonsenso della scelta politica operata. Uno degli obiettivi del programma d'azione è la creazione di un quadro strategico; gli Stati membri, inoltre, devono essere in grado di condividere le migliori prassi nel campo della prevenzione, dell'individuazione, del controllo e della gestione delle principali malattie. Gli Stati membri possono apprendere l'uno dall'altro - e salvare vite umane - solo attraverso il coordinamento". Nel documento della Commissione le proposte relative alle migliori prassi vengono generalizzate. "[L]o scambio di migliori prassi riguarda gli ambiti per cui la Commissione può offrire un vero valore aggiunto facendo convergere l'esperienza di diversi paesi, come nel caso delle malattie rare o delle questioni transnazionali legate alla collaborazione tra i sistemi sanitari". Altri membri della coalizione sollevano lo stesso problema: per ridurre le malattie specifiche dovrebbero essere create apposite misure specifiche, in particolare per le malattie preminenti quali quelle cardiache, il cancro e il diabete. "Tutti conoscono l'infarto. Quando l'Europa adotta iniziative per la prevenzione dell'infarto tutti capiscono di che si tratta e ciò è importante", ha spiegato il presidente della commissione per le relazioni con l'UE della European Society of Cardiology, John Martin.