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L'Europa è ideale per le PMI?

Nel mese di giugno città e metropoli europee puntano i riflettori su piccole e medie imprese (PMI), e il 12 giugno la Commissione europea ha svolto la propria parte collocando le piccole imprese in cima all'agenda politica. Con lo slogan "L'Europa è ideale per le PMI, le PMI s...

Nel mese di giugno città e metropoli europee puntano i riflettori su piccole e medie imprese (PMI), e il 12 giugno la Commissione europea ha svolto la propria parte collocando le piccole imprese in cima all'agenda politica. Con lo slogan "L'Europa è ideale per le PMI, le PMI sono ideali per l'Europa", la Commissione ha riunito politici e rappresentanti di associazioni di categoria a Bruxelles, al fine di confrontarsi su ciò che è stato fatto e, aspetto ancora più importante, su ciò che resta da fare per le PMI. Le due principali priorità della Commissione, evidenziate dal direttore generale aggiunto della DG Imprese e industria, Françoise Le Bail, sono ridurre la burocrazia a carico delle PMI e tagliare le spese amministrative. Secondo la signora Le Bail, gli investimenti dell'UE assegnati alle piccole imprese, le varie iniziative politiche e l'imminente Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) mostrano che "[s]tiamo impiegando il nostro denaro là dove sono coinvolte PMI". I partecipanti hanno accolto con favore il sostegno offerto dalla Commissione, ma hanno elencato nuove priorità. L'eurodeputato tedesco Jorgo Chatzimarkakis, relatore per il CIP al Parlamento europeo, ha incentrato il proprio intervento sulla comunicazione. Ha affermato che le informazioni dovrebbero essere messe a disposizione delle PMI più rapidamente, e riguardare i successi ottenuti da tali imprese. Ha chiesto l'elaborazione di una "bibbia delle PMI", grazie alla quale le aziende individuino dove possono reperire finanziamenti, e quali strumenti utilizzare per trovare partner. Una recente indagine ha rivelato che l'88 per cento delle PMI non sapeva nulla delle attività dell'UE a favore delle piccole e medie imprese. L'Europa deve inoltre pubblicizzare i successi conseguiti per le PMI, ha dichiarato l'eurodeputato. Ha accennato a Skype, il servizio telefonico via Internet sviluppato in Lussemburgo. "Le persone che usano Skype non si rendono conto che è stato realizzato con la conoscenza e il denaro europei", ha affermato. Arnaldo Abruzzini, segretario generale di EUROCHAMBRES, ha fatto riferimento al suo paese d'origine, vale a dire l'Italia, per sottolineare che un elevato numero di PMI non necessariamente significa crescita economica. L'Italia ha sei milioni di PMI, ma non ha un'economia particolarmente forte. "Mancano spirito imprenditoriale e disponibilità ad assumere i rischi ", ha precisato. Integrare l'imprenditorialità nei corsi di studio scolastici è una priorità per EUROCHAMBRES, così come agevolare l'accesso ai finanziamenti. Il Commissario europeo per le Imprese e l'industria Günter Verheugen ha ribadito l'importanza dell'istruzione. "Dobbiamo spingere le persone ad essere tanto coraggiose da diventare imprenditori", ha dichiarato, aggiungendo che gli studenti dovrebbero gestire mini-imprese. Tale iniziativa ha avuto molto successo in Norvegia, e ha dato a molti la giusta dose di fiducia per andare avanti e creare una società, ha fatto presente. Il Commissario ha anche annunciato che si sta attualmente valutando la possibilità di estendere il programma di scambi per studenti ERASMUS agli apprendisti. Il segretario generale dell'UNICE (Unione delle confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro), Philippe de Buck, ha elencato una serie di settori in cui vorrebbe che si registrassero progressi a livello europeo. Ha accennato ad una "crisi istituzionale" in seno all'UE, nell'ambito della quale è difficile adottare le decisioni in tempi rapidi. Ha chiesto di porre fine al protezionismo e di procedere ad un ulteriore allargamento dell'UE. "Tutti noi siamo consapevoli delle difficoltà, ma l'allargamento ha creato enormi opportunità. Abbiamo ancora un bilancio positivo da ovest a est, piuttosto che il contrario", ha dichiarato de Buck. De Buck ha fatto riferimento anche al futuro Settimo programma quadro (7PQ), il programma di ricerca finanziato dall'UE. Ha accolto con soddisfazione l'aumento dei finanziamenti e i progressi compiuti per facilitare la partecipazione delle PMI. Ha sottolineato l'importanza della proprietà intellettuale e ha chiesto di intervenire con maggiore incisività per proteggere la conoscenza delle PMI. Il commissario Verheugen ha concluso con buone notizie per la comunità delle PMI europee: non solo la Commissione ha in progetto una comunicazione sull'accessibilità delle PMI a tutti i programmi comunitari, ma la Finlandia ha deciso di fare dell'innovazione la priorità principale della sua Presidenza dell'Unione europea, che guiderà per sei mesi a partire dal 1° luglio 2006. La proprietà intellettuale, il trasferimento della tecnologia e la formazione di raggruppamenti saranno quindi in cima all'agenda dell'Unione europea per almeno il prossimo semestre.

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