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Scienziati più vicini alla comprensione del processo d'invecchiamento

Alcuni ricercatori europei hanno identificato la proteina che a loro parere svolge un ruolo cruciale nel processo dell'invecchiamento e in malattie come il morbo di Parkinson. In ogni cellula si trovano migliaia di organuli come i mitocondri, che occupano fino al 25 per cent...

Alcuni ricercatori europei hanno identificato la proteina che a loro parere svolge un ruolo cruciale nel processo dell'invecchiamento e in malattie come il morbo di Parkinson. In ogni cellula si trovano migliaia di organuli come i mitocondri, che occupano fino al 25 per cento del citoplasma cellulare. Anche se la principale funzione dei mitocondri è quella di fungere da piccole "centrali di energia cellulari", che convertono l'ossigeno in energia, essi sono anche coinvolti nell'avvio dell'apoptosi, un processo durante il quale le cellule danneggiate che non possono essere riparate vengono distrutte in modo controllato. L'invecchiamento e il processo di deterioramento fisico che lo accompagna sono in gran parte attribuibili a questo tipo di morte cellulare programmata. Dato il ruolo che i mitocondri svolgono in questo processo, alcuni ricercatori dell'Istituto interuniversitario di biotecnologia delle Fiandre e l'Istituto Dulbecco Telethon italiano hanno deciso di esaminarne più attentamente il funzionamento e, in particolare, una delle proteine, la PARL. Precedenti studi su di essa avevano fornito alcune chiavi di lettura sul suo funzionamento. Ad esempio, uno studio ne ha mostrato l'interazione con il gene della presenilina, che se mutato può causare una forma del morbo di Alzheimer. Per capire meglio il funzionamento della PARL, il gruppo di ricercatori italo-belga ha osservato il comportamento di topi "knock-out", che non sono più in grado di produrre tale proteina, ed hanno riscontrato che le loro condizioni fisiche deterioravano molto rapidamente, con perdita di tono muscolare dopo solo quattro settimane e una conseguente grande riduzione della capacità respiratoria. Dopo 8-12 settimane i topi morivano. Benché i mitocondri nelle cellule di questi topi funzionassero normalmente, convertendo l'ossigeno in energia, essi non sembravano più essere dotati di un meccanismo di protezione dall'apoptosi, per cui le cellule morivano più rapidamente. Gli scienziati ne hanno quindi dedotto che la PARL svolge un ruolo cruciale nel bloccare la morte cellulare e che la sua mancanza può causare l'indebolimento delle cellule (muscolari), fenomeno che avviene anche nel normale processo d'invecchiamento. Lo studio, pubblicato sul giornale scientifico "Cell", fa parte del progetto integrato APOPIS (abnormal proteins in the pathogenesis of neurodegenerative disorders, proteine anomale nella patogenesi di disturbi neurodegenerativi), finanziato nel quadro della sezione "Scienze della vita per la salute" del Sesto programma quadro (FP6). Il gruppo di ricercatori che lavorano a questo progetto sta studiando il ruolo delle proteine anomale nelle patogenesi dei disturbi neurodegenerativi. Scopo del lavoro è migliorare la comprensione dei meccanismi che provocano le malattie e trasformare i risultati della ricerca in prodotti clinicamente utili. Il progetto, attivo fino a dicembre, riunisce 39 gruppi di ricerca appartenenti a 12 paesi.