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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Ricercatori britannici creano il "cane poliziotto nanotecnologico"

Alcuni ricercatori britannici hanno creato un biosensore in grado di rilevare tracce di esplosivi nell'atmosfera. Soprannominato il "cane poliziotto nanotecnologico", lo strumento potrebbe essere utile negli aeroporti per controllare passeggeri e bagagli e prevenire le minacce...

Alcuni ricercatori britannici hanno creato un biosensore in grado di rilevare tracce di esplosivi nell'atmosfera. Soprannominato il "cane poliziotto nanotecnologico", lo strumento potrebbe essere utile negli aeroporti per controllare passeggeri e bagagli e prevenire le minacce alla sicurezza. Il prototipo di biosensore, della lunghezza di 2,5 centimetri, impiega enzimi modificati geneticamente per poter aderire sulla superficie di un elettrodo sensore in cui rimangono vigili. Grazie alla proprietà biologica che consente all'enzima di scomporre o sintetizzare i composti chimici, questo reagisce con i composti contenuti negli esplosivi e la reazione produce un segnale elettrico. L'enzima è disposto in modo tale da rilevare vapori esplosivi a concentrazioni fino a una parte per trilione. Una delle possibili applicazioni della nuova tecnologia è il controllo dei passeggeri e dei bagagli negli aeroporti a fianco dei cani antidroga. La compattezza dello strumento offre inoltre diverse opportunità di rilevazione passiva negli ambiti in cui vigono requisiti di sicurezza: per esempio, il biosensore potrebbe rilevare tracce di esplosivo o individuarne quantitativi nascosti quando i passeggeri attraversano il controllo di sicurezza senza invadere il loro spazio personale, come invece accade con le attuali tecnologie. Il professor Mahar Kalajj dell'università gallese di Bangor è a capo dell'équipe che ha brevettato la nuova tecnologia di rilevazione. "Gli enzimi funzionano in maniera molto simile al naso di un cane e percepiscono l'odore dei vapori esplosivi presenti nell'atmosfera", ha detto al Notiziario CORDIS. Pur non essendo ancora in grado di specificare il tipo di esplosivo rilevato, il "cane poliziotto nanotecnologico" ne distingue i composti e fornisce una serie di dati sulle sostanze individuate. È evidente che esiste un mercato per questa tecnologia. Il biosensore è già stato sperimentato per la rilevazione di campioni di esplosivo significativi per le agenzie che operano nel settore della sicurezza globale, suscitando l'interesse di enti pubblici e privati sia in Europa che negli Stati Uniti. La prossima tappa sarà, secondo il professor Kalajj, lo sviluppo di un numero più elevato di enzimi, compresi quelli in grado di specificare non solo le sostanze chimiche ma anche gli esplosivi rilevati. L'équipe interverrà inoltre sul design dello strumento per rimpicciolirlo e renderlo facilmente trasportabile. A tale fine l'équipe di Bangor parteciperà a un progetto integrato finanziato con fondi comunitari che dovrebbe partire a ottobre. Nanosecure radunerà 26 partner provenienti da tutta Europa allo scopo di sfruttare le nanotecnologie all'avanguardia nella rilevazione e nella decontaminazione. Si auspica che in tal modo si possano ridurre i rischi alla salute pubblica derivanti dalla contaminazione aerea e promuovere il benessere dei cittadini.

Paesi

Regno Unito

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