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Il 7PQ rafforzerà i legami con la Cina

Il 9 settembre si è svolto a Helsinki (Finlandia) il nono vertice annuale UE-Cina. La dichiarazione congiunta articolata in 36 punti illustra i settori in cui si ritiene necessaria una più stretta cooperazione, in particolare quelli della sicurezza energetica e dei cambiamenti...

Il 9 settembre si è svolto a Helsinki (Finlandia) il nono vertice annuale UE-Cina. La dichiarazione congiunta articolata in 36 punti illustra i settori in cui si ritiene necessaria una più stretta cooperazione, in particolare quelli della sicurezza energetica e dei cambiamenti climatici. Nell'ambito dell'accordo concluso tra le parti, il Settimo programma quadro (7PQ) sarà utilizzato quale strumento per rafforzare la cooperazione e i legami tra Cina e Unione europea. Alla riunione hanno partecipato il primo ministro finlandese Matti Vanhanen, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il primo ministro del Consiglio di Stato della Cina Wen Jiabao. Tra le dichiarazioni congiunte formulate nel corso della riunione, quelle sugli scambi commerciali, sulla capacità nucleare dell'Iran, sulla crisi nel Darfur e sul miglioramento della situazione nel Libano riguardano settori di comune interesse per la ricerca. In base all'articolo 18, le due parti hanno deciso di intensificare la cooperazione volta a limitare la diffusione di malattie infettive come l'influenza aviaria, la SARS e l'HIV/AIDS. In riconoscimento degli obiettivi dell'agenda di Lisbona, i due interlocutori si sono confrontati sul tema dello sviluppo sostenibile. "Lo sviluppo sostenibile è uno dei principali settori della cooperazione tra UE e Cina. I leader hanno deciso di intensificare lo scambio di esperienze allo scopo di creare una società rispettosa dell'ambiente ed efficiente in termini di risorse. In questo spirito, l'UE accrescerà la sua cooperazione con la Cina, sostenendo gli sforzi da essa compiuti nel suo processo di rapido sviluppo economico per introdurre un'economia circolare e salvaguardare le risorse naturali, compresa la diversità biologica", si legge all'articolo 19. All'articolo 20 è stato affrontato un altro obiettivo di Lisbona, ossia i cambiamenti climatici. In modo specifico, le due parti "hanno accolto con favore il più stretto rapporto di cooperazione instaurato riguardo all'attuazione del meccanismo di sviluppo pulito del Protocollo di Kyoto e dell'avvio di una cooperazione nelle attività di ricerca sulla tecnologia di produzione di energia con emissioni vicine allo zero attraverso la cattura e lo stoccaggio del biossido di carbonio". L'Unione europea è al primo posto nel mondo per la cattura e lo stoccaggio del biossido di carbonio, e questa tecnologia potrebbe rivelarsi fondamentale per ridurre l'impatto delle centrali elettriche della Cina, molte delle quali funzionano ancora con combustibili fossili. All'articolo 20 le due parti si assumono inoltre l'impegno di "rafforzare ulteriormente il dialogo e la cooperazione a questo proposito anche per quanto riguarda i processi intrapresi nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) per promuovere l'ulteriore definizione di politiche internazionali in materia di cambiamenti climatici". All'articolo 21 è stato trattato il tema della sicurezza energetica. Uno degli aspetti menzionati in questa dichiarazione è la diversificazione. "Le due parti hanno posto l'accento sull'importanza di continuare a rafforzare la cooperazione concreta, in particolare nel quadro del piano d'azione sul carbone pulito e del piano d'azione relativo all'efficienza energetica e all'energia rinnovabile". All'articolo 26 è stata affrontata la questione dei diritti di proprietà intellettuale e la necessità di tutelarli. "Le due parti hanno riconosciuto l'importanza della tecnologia per il proprio sviluppo economico e hanno espresso la volontà di intensificare gli scambi e la cooperazione in materia di tutela dei diritti di proprietà intellettuale in tale settore e di sostenere la libertà contrattuale tra imprese nel campo dei trasferimenti tecnologici, a condizione che vengano rispettati i principi di correttezza, ragionevolezza e non discriminazione". Ancora una volta, il rilancio del sistema dei diritti di proprietà intellettuale viene considerato essenziale per una crescita e una prosperità continue dell'Europa. Infine, e questo è l'aspetto più importante, il 7PQ sarà utilizzato quale strumento per rafforzare la cooperazione tra UE e Cina. In base all'articolo 28, "le due parti hanno espresso l'auspicio comune di promuovere il partenariato UE-Cina in campo scientifico e tecnologico e hanno riconosciuto che il piano nazionale cinese a medio e lungo termine per lo sviluppo scientifico e tecnologico e il Settimo programma quadro offrono una nuova opportunità di portare avanti una cooperazione di importanza strategica. A questo proposito, si compiacciono del coinvolgimento di organizzazioni cinesi nel progetto quinquennale finanziato dall'UE denominato CO-REACH, avviato a Pechino nel maggio 2005 al fine di individuare le priorità e i canali adeguati per le future collaborazioni scientifiche e tecnologiche tra Europa e Cina". Nell'ottobre 2006 verrà inaugurato l'Anno Cina-UE della scienza e della tecnologia allo scopo di promuovere una maggiore cooperazione tra Cina e Unione europea. L'articolo 28 riconosce inoltre che le due parti sono già partner in varie iniziative e che è indispensabile accrescere la cooperazione. Fra tali iniziative figurano il progetto Galileo e il progetto del reattore sperimentale termonucleare internazionale (ITER). Il presidente Barroso ha dichiarato prima della riunione: "Il vertice UE-Cina di quest'anno sarà un'occasione per consolidare il nostro partenariato sempre più ampio e proficuo e sottolineare la nostra volontà politica di estendere e approfondire ulteriormente le nostre relazioni. In qualità di grandi protagonisti della scena mondiale, esamineremo questioni internazionali quali la non proliferazione in Iran e in Corea, lo sviluppo, in particolare in Africa, i cambiamenti climatici, sulla base della nostra dichiarazione congiunta dello scorso anno, e la sicurezza energetica". Il commissario per le Relazioni esterne e la politica europea di vicinato Benita Ferrero-Waldner ha affermato: "Le relazioni tra UE e Cina abbracciano attualmente le questioni politiche e della sicurezza, la cooperazione commerciale ed economica, la scienza e la tecnologia, l'ambiente e questioni sensibili come il tema dei diritti umani. È necessario un accordo globale, che comprenda tutte le nostre attività, in modo da far progredire questo partenariato estremamente importante. Mi auguro che il nuovo accordo quadro ci consenta di approfondire il nostro partenariato strategico e di impegnarci più efficacemente insieme". Tra gli altri settori relativi alla ricerca menzionati nell'accordo figurano le strategie per l'energia e i trasporti, l'aviazione civile e l'istruzione.

Paesi

Cina, Finlandia

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