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OMC ribadisce la decisione contro la moratoria "de facto" dell'UE sugli OGM

L'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha emesso una decisione contraria alla "moratoria de facto" sui semi geneticamente modificati (GM), decisione che la Commissione europea ha ritenuto obsoleta, visto che un nuovo quadro normativo è in fase di attuazione. Da quando...

L'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) ha emesso una decisione contraria alla "moratoria de facto" sui semi geneticamente modificati (GM), decisione che la Commissione europea ha ritenuto obsoleta, visto che un nuovo quadro normativo è in fase di attuazione. Da quando, nel 2003, il caso è stato deferito all'OMC dagli Stati Uniti, dal Canada e dall'Argentina, l'Unione europea ha preso decisioni in merito a 20 applicazioni OGM e oltre 30 decisioni sono in fase di riesame. "La situazione che predomina attualmente nell'UE è fondamentalmente diversa da quella presa in considerazione dal gruppo di esperti", ha dichiarato Peter Power, portavoce del commissario europeo per il Commercio, Peter Mandelson. In un discorso alla BBC, ha aggiunto: "Ciò conferma che il sistema comunitario di autorizzazione degli OGM ha funzionato mediante un'applicazione rigorosa della legge". La decisione dell'OMC ha confermato un verdetto preliminare emesso a febbraio. All'epoca i gruppi industriali statunitensi hanno dichiarato che dal 1998 la moratoria de facto era costata agli esportatori statunitensi circa 300 Mio USD all'anno. Giustificando il ritardo nell'emettere una decisione su alcuni prodotti con il principio di precauzione, la Commissione europea ha dichiarato a febbraio: "Il processo di autorizzazione dell'UE può sembrare lungo per alcuni paesi che adottano un approccio più indulgente nelle questioni di sicurezza alimentare e ambientale. [...] Sembra che per gli Stati Uniti gli OGM considerati sicuri negli USA debbano di fatto essere ritenuti sicuri nel resto del mondo". L'UE e i suoi Stati membri conserveranno il diritto di emanare i propri regolamenti sui prodotti alimentari consumati dai propri cittadini, si legge in una dichiarazione. L'OMC non ha affrontato la questione della sicurezza dei prodotti biotecnologici né della loro eventuale differenza rispetto ai prodotti tradizionali corrispondenti. La decisione afferma tuttavia che l'UE ora deve conformarsi alle norme globali in materia di commercio, dichiarando che la moratoria de facto quinquennale "si è tradotta nell'impossibilità di ultimare le singole procedure di approvazione senza ritardi eccessivi". La decisione non rimette però in questione il diritto dell'UE di effettuare le valutazioni dei rischi prima di autorizzare i semi geneticamente modificati.

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