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Il comitato etico del CNRS pubblica otto raccomandazioni sulle nanotecnologie

Il comitato etico del Centro nazionale per la ricerca scientifica (CNRS) francese ha pubblicato un parere contenente otto raccomandazioni sulle implicazioni etiche delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Tra le otto raccomandazioni figura l'avvio di un dibattito con scienz...

Il comitato etico del Centro nazionale per la ricerca scientifica (CNRS) francese ha pubblicato un parere contenente otto raccomandazioni sulle implicazioni etiche delle nanoscienze e delle nanotecnologie. Tra le otto raccomandazioni figura l'avvio di un dibattito con scienziati, responsabili politici e pubblico, la sensibilizzazione dei ricercatori alla dimensione etica del loro lavoro e la creazione di miniguide sulle implicazioni etiche delle nanoscienze. Secondo il comitato (COMETS), date le potenzialità offerte dalle nanoscienze in un'ampia varietà di campi, da quello energetico e ambientale a quello tessile e medico, il loro sviluppo deve essere esaminato in termini di rischi e sicurezza: i ricercatori e le organizzazioni che promuovono le nanotecnologie non possono ignorarne il possibile impatto sociale. L'obiettivo delle raccomandazioni non è tanto lo sviluppo di una ricerca eticamente corretta, con una serie di norme e divieti, quanto, al contrario, lo sviluppo di una vigilanza etica attraverso una serie di misure mirate ad incoraggiare un pensiero etico sui valori, il significato e gli scopi della ricerca scientifica. Il COMETS crede nello «sviluppo responsabile» delle nanotecnologie e vorrebbe aiutare i propri ricercatori e partner a trovare un equilibrio tra la libertà della ricerca e le responsabilità che essa ha nei confronti della società. Il comitato ritiene inoltre che molti ricercatori non siano ancora consapevoli delle implicazioni etiche della loro attività e vorrebbe quindi sensibilizzarli a questi temi attraverso il dibattito e la formazione. Per queste ragioni, il COMETS ha formulato le seguenti otto raccomandazioni: 1. avviare un dibattito tra tutti gli attori interessati dallo sviluppo di un programma di ricerca: scienziati, responsabili politici e pubblico; 2. sensibilizzare gli scienziati agli aspetti etici della loro attività di ricerca in differenti fasi della loro carriera; 3. creare miniguide sull'etica rivolte ai ricercatori e basate su studi recenti; 4. inaugurare «spazi etici» nei centri di ricerca, in cui ricercatori, ingegneri e tecnici possano avviare un dibattito con studiosi delle scienze umane e sociali; 5. stimolare l'interesse di studiosi delle scienze umane e sociali nelle nanoscienze e nanotecnologie; 6a. elaborare procedure per la risoluzione di eventuali conflitti di interesse con il settore; 6b. garantire la trasparenza in merito alle fonti di finanziamento e, se possibile, dei risultati dei progetti portati avanti congiuntamente dal CNRS e dal resto del settore; 7. per quanto riguarda la pubbliche relazioni: - presentare le potenzialità offerte dalle nanoscienze e nanotecnologie senza nasconderne i possibili rischi; - sottolineare i vantaggi per la società, le ragioni che spingono a considerare le nanoscienze come una priorità e, se possibile, non limitare queste ultime ai soli vantaggi economici e industriali; - avere il coraggio di considerare le implicazioni a lungo termine delle nanoscienze; 8. istituire organismi all'interno dei quali possano avere luogo dialogo e dibattiti con i cittadini a livello locale, nazionale, europeo e internazionale. Il COMETS è un organo consultivo composto di 12 membri, comprendenti ricercatori e ingegneri operanti in vari campi scientifici e membri del consiglio di amministrazione del CNRS. Creato nel 1994, il comitato svolge un'attività di sensibilizzazione agli aspetti etici sollevati dalla ricerca, di elaborazione di raccomandazioni e di formazione degli scienziati.

Paesi

Francia