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Lancio dell'Anno internazionale dell'eliofisica

Il 19 febbraio è stato ufficialmente lanciato a Vienna (Austria) l'Anno internazionale dell'eliofisica (International Heliophysical Year - IHY), un programma scientifico patrocinato dall'ONU volto a promuovere una migliore comprensione degli effetti della meteorologia spaziale...

Il 19 febbraio è stato ufficialmente lanciato a Vienna (Austria) l'Anno internazionale dell'eliofisica (International Heliophysical Year - IHY), un programma scientifico patrocinato dall'ONU volto a promuovere una migliore comprensione degli effetti della meteorologia spaziale e del Sole sul sistema solare. La meteorologia spaziale è generata dall'azione della corona solare che sprigiona flussi di particelle cariche (plasma). Questo flusso o vento solare permette al Sole di interagire con tutti i pianeti del sistema solare. Alla meteorologia spaziale è associata una serie di fenomeni fisici tra cui tempeste e sottotempeste geomagnetiche, disturbi e scintillazioni della ionosfera, nonché correnti aurorali e geomagneticamente indotte sulla superficie terrestre. In passato gli scienziati hanno studiato l'impatto del vento solare e della meteorologia spaziale sulla Terra. Ora, con il lancio di questo programma, della durata di un anno, i ricercatori estenderanno i loro studi a un altro campo. «Cinquant'anni fa l'Anno internazionale della geofisica aveva contrassegnato l'inizio visione della Terra nello spazio. Ora, con l'Anno internazionale dell'eliofisica, saremo in grado di studiare l'interconnessione dell'intero sistema solare», afferma Hermann Opgenoorth, capo della divisione per le missioni nel sistema solare dell'Agenzia spaziale europea (ESA). L'ESA contribuirà all'Anno internazionale fornendo i dati raccolti da molti dei suoi veicoli spaziali. Ad esempio, il satellite SOHO controlla la presenza, sulla superficie solare, di fenomeni magnetici violenti che potrebbero interessare la Terra. «Le missioni spaziali eliofisiche dell'ESA, in particolare SOHO, Ulysses e Cluster, sono un elemento fondamentale di una rete di veicoli spaziali che forniscono dati per studi di questo tipo», afferma Richard Marsden, capo della missione Ulysses dell'ESA e responsabile scientifico del progetto. Strumenti al plasma si trovano anche a bordo di Mars Express, Venus Express e Cassini, la missione congiunta ESA/NASA su Saturno. Oltre a promuovere la cooperazione scientifica, il programma, della durata di un anno, svolgerà anche un'opera di sensibilizzazione sull'importante relazione tra il Sole e la Terra attraverso una serie di manifestazioni pubbliche. «Credo che, sentendo la parola astronomia, solo il cinque per cento delle persone pensi al collegamento Sole-Terra. Attraverso l'Anno internazionale dell'eliofisica, intendo arrivare almeno al 10 per cento», afferma Carine Briand, dell'Osservatorio di Parigi, e copresidente del Comitato europeo di coordinamento dell'IHY. L'Anno internazionale dell'eliofisica fa parte di un'iniziativa di durata decennale denominata «International Living With a Star», che prevede la collaborazione tra 27 agenzie spaziali situate in varie parti del mondo.