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Un sensore spaziale dell'ESA migliora le previsioni di fenomeni meteorologici estremi

L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha reso pubbliche le prime mappe dell'umidità al suolo del subcontinente dell'Africa meridionale. Le mappe hanno una risoluzione spaziale di un chilometro. Basate su informazioni fornite dal satellite ESA Envisat, le mappe dovrebbero aiutare ...

L'Agenzia spaziale europea (ESA) ha reso pubbliche le prime mappe dell'umidità al suolo del subcontinente dell'Africa meridionale. Le mappe hanno una risoluzione spaziale di un chilometro. Basate su informazioni fornite dal satellite ESA Envisat, le mappe dovrebbero aiutare gli scienziati a migliorare la previsione di condizioni meteorologiche estreme, quali inondazioni e siccità. «Prevedere quando e dove è probabile che si verifichino inondazioni è sempre più importante» spiega Geoff Pegram, ricercatore all'Università del KwaZulu-Natal in Sud Africa. «Anche se non possiamo impedire le inondazioni, possiamo anticiparle ed evacuare gli abitanti della zona. Questa opportunità porta l'idrologia nel XXI secolo e migliora la vita delle persone» ha aggiunto. L'acqua accumulata nel suolo è importante per la pianificazione agricola e le previsioni meteorologiche. Quando l'umidità al suolo è troppo scarsa, le colture e la vegetazione avvizziscono. Quando invece è troppa, aumenta il rischio di fenomeni meteorologici estremi, come inondazioni improvvise ed erosione. Nonostante l'importanza di questo tipo di informazioni, in Africa i dati sull'umidità al suolo sono sempre stati carenti a causa dei costi elevati delle misurazioni in sito. Inoltre, diversamente dalle osservazioni satellitari, le misurazioni puntuali spesso non sono sufficienti a fornire un quadro generale di grandi aree che si possa utilizzare con efficacia nei modelli. Il progetto promosso dall'ESA, SHARE (Soil Moisture for Hydrometeorological Applications in the Southern African Development Community Region), è il primo a dimostrare che gli strumenti del sensore spaziale possono fornire dati sull'umidità al suolo, accurati fino a un chilometro e aggiornati a meno di una settimana. I ricercatori hanno già utilizzato questa tecnologia per prevedere condizioni meteorologiche estreme in Asia. «Gli scienziati cinesi hanno basato le previsioni meteorologiche sui nostri dati e hanno dimostrato di poter prevedere meglio l'ubicazione e l'intensità di una precipitazione che ha provocato un'inondazione» ha spiegato Wolfgang Wagner della Technische Universität di Vienna. «L'umidità al suolo è una variabile talmente importante da influenzare la vegetazione, il suolo, le acque di superficie e le condizioni meteorologiche, determinanti per la vita di tutti noi », ha aggiunto il Dottor Wagner.

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