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Progetto UE si appresta a lanciare cinque test pilota in materia di RFID

Dopo un anno di ricerca e sviluppo, il progetto finanziato dall'Unione europea BRIDGE sta ora preparando cinque test pilota volti a sperimentare le tecnologie del codice di prodotto elettronico (Electronic Product Code - EPC) e dell'identificazione a radiofrequenza (Radio Freq...

Dopo un anno di ricerca e sviluppo, il progetto finanziato dall'Unione europea BRIDGE sta ora preparando cinque test pilota volti a sperimentare le tecnologie del codice di prodotto elettronico (Electronic Product Code - EPC) e dell'identificazione a radiofrequenza (Radio Frequency Identification - RFID). I test pilota, il cui avvio è previsto per settembre, sperimenteranno la tecnologia RFID in diversi ambiti dell'industria, tra cui il commercio al dettaglio, il settore farmaceutico, l'industria manifatturiera, la distribuzione e la logistica e i servizi. Il codice di prodotto elettronico (EPC) è una famiglia di schemi di codificazione creata come metodo a basso costo per seguire i movimenti delle merci tramite la tecnologia RFID e destinata a subentrare al codice a barre. L'identificazione a radiofrequenza è un metodo per identificare singoli oggetti con l'ausilio di onde radio. Di solito un lettore comunica con un'etichetta contenente informazioni digitali all'interno di un microchip. BRIDGE (Building Radio frequency IDentification solutions for the Global Environment - Costruire soluzioni di identificazione a radiofrequenza per l'ambiente globale) è un progetto triennale, per cui si prevede una spesa di 7,5 Mio EUR, finanziato nell'ambito del Sesto programma quadro (6°PQ) dell'Unione europea e costituito da un consorzio di 30 partner del mondo dell'industria e della ricerca. BRIDGE è stato creato per studiare, sviluppare e realizzare strumenti per applicazioni RFID ed EPCglobal, nonché per favorire l'approvazione degli standard EPCglobal in Europa. Il primo test pilota che verrà avviato sperimenterà l'utilizzo della tecnologia EPC di seconda generazione per seguire il percorso di pallet di prodotti farmaceutici lungo l'intera catena di approvvigionamento, a partire dai produttori per giungere, attraverso le reti di distribuzione, fino a ospedali e farmacie. «Obiettivo di questo test è utilizzare la tecnologia RFID per conoscere la provenienza delle merci e sapere dove si trovano in un determinato momento», ha dichiarato Henri Barthel, coordinatore del progetto BRIDGE. «Si pensa che la tecnologia RFID possa aiutare le imprese a gestire la catena di approvvigionamento in maniera molto più accurata ed efficace.» Il test pilota cercherà di seguire il percorso di diversi prodotti, identificati su scatole e pallet con etichette EPC RFID e codici a barre bidimensionali. Gli organizzatori ritengono che il ricorso a questo «ambiente ibrido», che utilizza sia l'identificazione a radiofrequenza che la codificazione a barre, permetterà loro di scoprire i pro e i contro di ciascuna tecnologia. Oltre alle etichette RFID e ai codici a barre bidimensionali, nel test sarà integrato un sistema di rete che permetterà ai partecipanti al progetto di memorizzare, consultare e analizzare tutti i dati raccolti durante l'esperimento. In ultima analisi, obiettivo del test pilota sarà accrescere la sicurezza dei pazienti migliorando la tracciabilità dei prodotti farmaceutici e certificandone l'origine e l'autenticità nel loro percorso dal produttore all'utente finale. Un altro test pilota sarà lanciato nel settore del commercio al dettaglio, in cui BRIDGE sperimenterà l'utilizzo della tecnologia RFID EPC per seguire il percorso di scatoloni e pallet contenenti capi di abbigliamento dalla fabbrica al punto di vendita. Il test seguirà le merci lungo la catena di approvvigionamento, ma potrebbe anche includere nuove applicazioni nel commercio al dettaglio, utilizzando ad esempio etichette RFID per identificare singoli indumenti, e installando lettori RFID all'interno dei camerini per consentire ai negozianti di ottenere informazioni dettagliate sugli articoli che i clienti stanno provando, ad esempio per quanto riguarda le misure, i prezzi e la disponibilità. Infine, verranno condotti altri tre test analoghi nell'ambito dei processi produttivi alimentari, dei beni riutilizzabili e dei prodotti in uso. I risultati di tutti e cinque i test pilota saranno resi noti dal progetto nel tentativo di promuovere l'adozione della tecnologia EPC ed RFID affinché venga utilizzata nelle catene di approvvigionamento globali. «Fin dall'inizio, la tecnologia RFID è stata accolta come la panacea per una catena di approvvigionamento globale più sofisticata ed efficiente», ha dichiarato Henri Barthel. «Con il progetto BRIDGE la RFID si trasformerà e, da tecnologia di identificazione, diventerà una rete di informazione sui prodotti basata sullo standard EPCglobal.»

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