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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Secondo la Commissione, per la salute animale è fondamentale prevenire anziché curare

L'antico proverbio «prevenire è meglio che curare» è il fulcro della nuova politica comunitaria in materia di salute degli animali adottata dalla Commissione europea il 19 settembre. La strategia, che copre il periodo 2007-2013, pone un forte accento su misure di precauzione...

L'antico proverbio «prevenire è meglio che curare» è il fulcro della nuova politica comunitaria in materia di salute degli animali adottata dalla Commissione europea il 19 settembre. La strategia, che copre il periodo 2007-2013, pone un forte accento su misure di precauzione, sorveglianza delle malattie, controlli e ricerca. Grazie a questi strumenti, la Commissione auspica di diminuire l'incidenza delle patologie animali e di ridurre al minimo l'impatto delle epidemie al loro insorgere. «I cittadini sono informati riguardo alle questioni legate alla salute animale come mai prima d'ora e comprendono meglio le implicazioni dirette che possono avere sulla loro vita», ha dichiarato Markos Kyprianou, commissario europeo per la Sanità. «La salute animale incide sulla salute umana, sulla sicurezza alimentare, sulla prosperità economica e sui valori etici.» La nuova politica prende anche in considerazione gli sviluppi di questi ultimi anni, tra cui l'allargamento dell'UE, l'insorgenza di nuove malattie, un aumento del commercio di animali e prodotti animali e le scoperte più recenti nel campo della scienza e della tecnologia. La politica in questione riguarda tutti gli animali dell'UE, a prescindere dallo scopo cui sono destinati, ossia alimentazione, sport, intrattenimento, come gli animali domestici o gli esemplari negli zoo. Contempla anche gli animali selvatici e gli animali usati a fini di ricerca, nonché qualsiasi animale trasportato verso, da o attraverso l'UE. Questo perché le malattie animali non si limitano a specifici gruppi di animali e un problema sanitario di una categoria potrebbe rappresentare una minaccia per altri gruppi. «La nuova politica comunitaria in materia di salute animale è intesa a contribuire alla sanità pubblica e a raggiungere il livello più elevato possibile di salute e benessere degli animali nell'UE», ha aggiunto Markos Kyprianou. «Il nostro obiettivo è ridurre le minacce poste da determinate malattie, nonché vigilare affinché ogni misura adottata nei prossimi sei anni nel campo della salute animale si traduca nel massimo vantaggio per i cittadini europei». Promuovere scienza e innovazione è un pilastro fondamentale della nuova strategia e nel settore della salute animale sono già in corso alcune attività di ricerca, tra cui la piattaforma tecnologica europea per la salute animale globale, la richiesta di creare un'iniziativa ERA-NET sulla salute animale e una piattaforma d'informazione sulla tutela e il benessere degli animali. Tra le nuove attività evidenziate nella strategia figurano la promozione delle attività dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare nel settore della salute animale e il sostegno ai paesi terzi a favore della ricerca nell'ambito delle malattie esotiche e delle epizoozie che potrebbero rappresentare una minaccia per l'essere umano. La Commissione ha altresì in programma di istituire un centro europeo sul benessere degli animali al fine di coordinare e incentivare la ricerca nella prospettiva di migliorare le attuali norme. La Commissione ha anche intenzione di potenziare la biosicurezza nelle aziende agricole, alle frontiere e durante il trasporto. Il controllo e la sorveglianza saranno rafforzati e saranno migliorati i piani d'intervento in caso di emergenza. La Commissione modificherà inoltre il suo regime di controlli delle importazioni di animali e di prodotti animali e si impegnerà per adottare misure più rigide al fine di contrastare il commercio illegale di questi prodotti. Allo stesso tempo, l'UE intensificherà la sua assistenza ai paesi terzi per aiutarli a migliorare la salute animale e la sicurezza alimentare, con l'obiettivo di potenziare la sicurezza dei prodotti destinati all'UE. La nuova strategia è stata formulata in funzione del bilancio già riservato alla salute animale nel quadro delle prospettive finanziarie comunitarie per il periodo 2007-2013. Il suo finanziamento supererà i 400 Mio EUR all'anno a partire dal 2008. La nuova politica verrà ora discussa dal Consiglio dei ministri e dal Parlamento europeo, che dovrebbero esprimere un parere entro la fine dell'anno. Nel frattempo, la Commissione elaborerà un piano d'azione più dettagliato in cui illustrerà come intende conseguire gli obiettivi indicati nella strategia.

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