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Le parti interessate chiedono di intensificare le attività di ricerca sui vaccini animali

I vaccini svolgono un ruolo importante per il mantenimento della salute degli animali in Europa e occorre urgentemente intensificare la ricerca per sviluppare vaccini sicuri ed efficaci contro le malattie sia nuove sia esistenti. Tale è il messaggio principale emerso da un'aud...

I vaccini svolgono un ruolo importante per il mantenimento della salute degli animali in Europa e occorre urgentemente intensificare la ricerca per sviluppare vaccini sicuri ed efficaci contro le malattie sia nuove sia esistenti. Tale è il messaggio principale emerso da un'audizione del Parlamento europeo sulla strategia comunitaria in materia di salute animale e tecnologie di vaccinazione, svoltasi il 13 febbraio. Il motto della strategia, avviata dalla Commissione nel settembre 2007, è «prevenire è meglio che curare». Scopo generale è contenere le minacce per gli animali e per la salute pubblica migliorando nel contempo il benessere degli animali e la competitività delle aziende agricole europee, vale a dire gestire in maniera reattiva le epidemie delle malattie è più costoso che prevenirne l'insorgenza. Uno dei quattro «pilastri» della strategia è dedicato alla ricerca e all'innovazione. Come hanno ribadito molti degli oratori, i vaccini ci sono già stati utili per eliminare o per lo meno ridurre sensibilmente l'incidenza di numerose patologie. Il vaiolo, prima malattia per la quale è stato sviluppato un vaccino, è stato eradicato definitivamente, mentre la poliomielite potrebbe a breve seguire lo stesso destino. Nel mondo animale, la peste bovina, diffusa addirittura fino all'inizio degli anni Ottanta, è ora limitata a pochi casi concentrati in Somalia e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) spera di poterla eliminare definitivamente entro il 2010. Tuttavia, l'insorgenza di nuove malattie e il riemergere di quelle esistenti, uniti al cambiamento climatico e all'aumento dei volumi degli scambi, comportano la necessità urgente di sviluppare nuovi vaccini e strategie per contenere la diffusione di tali patologie. Occorrono inoltre nuovi approcci allo sviluppo dei vaccini. Come ha rilevato Jennifer Rice di Dow AgroSciences, siamo ancora lontani dalla messa a punto del vaccino ideale. Oltre a esser efficace e sicuro, il vaccino ideale dovrebbe essere poco costoso, stabile, e non richiedere la conservazione in frigorifero. Inoltre, tale vaccino dovrebbe permettere di distinguere tra animale vaccinato e animale infetto. Esistono già numerosi progetti finanziati dall'UE dedicati alla salute animale e allo sviluppo di vaccini, riguardanti malattie che vanno dall'afta epizootica alla peste suina, alla febbre catarrale ovina e all'influenza aviaria, nonché agenti patogeni che colpiscono api, pesci e molluschi. Il Settimo programma quadro (7°PQ) prevede finanziamenti per la ricerca sulla salute animale attraverso l'area tematica «Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie». Esiste inoltre una piattaforma tecnologica dedicata alla salute animale chiamata ETPGAH (piattaforma tecnologica europea per la salute animale globale). ETPGAH riunisce scienziati, rappresentanti dell'industria, agricoltori, veterinari, gruppi a sostegno del benessere e organizzazioni internazionali quali la FAO. Le parti interessate hanno messo a punto un'agenda strategica di ricerca che evidenzia le aree chiave dove occorre intervenire. Negli anni a venire, la piattaforma si propone di assicurare l'allineamento sul piano d'azione europeo di tutta la ricerca sul tema sviluppata in Europa. ETPGAH sostiene inoltre il nuovo progetto DISCONTOOLS, selezionato per i finanziamenti a titolo del 7°PQ. Tale progetto mira a creare una banca dati pubblica che riunisca le informazioni più aggiornate su tutta una serie di patologie animali. I partner effettueranno inoltre un'analisi delle lacune più gravi nella nostra capacità di controllare le malattie e di individuare quelle meritevoli di priorità, un aspetto che, secondo i partner del progetto, potrebbe dare luogo a controversie. Auspicano inoltre di studiare le tecnologie in via di sviluppo in altri campi, quali la salute umana, la nanotecnologia e le biotecnologie, al fine di individuare strumenti che possano essere applicati anche nel campo della salute animale. L'evento ha inoltre messo in luce l'importanza della cooperazione internazionale: molti oratori hanno fatto presente che le malattie non conoscono confini e lo stesso dovrebbe valere per i finanziamenti a favore della ricerca. L'ETPGAH conta già diversi partner provenienti da tutto il mondo e ha in programma in futuro di concentrarsi maggiormente su questi ultimi.

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