Progetto UE elabora raccomandazioni in materia di incendi boschivi
Il 2007 sarà ricordato come un anno record per gli incendi boschivi in Grecia: nell'ultima settimana di agosto, le fiamme hanno travolto circa 180 000 ettari di territorio, uccidendo più di 60 persone e distruggendo centinaia di abitazioni. Le aree più colpite sono risultate il Peloponneso, Evia e Atene. I partner dei progetti europei Preview e RISK-EOS hanno analizzato i catastrofici eventi dell'estate. La loro relazione analizza gli strumenti e i servizi sviluppati dai progetti, alcuni dei quali sono stati sperimentati in Grecia durante gli incendi, oltre a proporre un insieme di raccomandazioni per il miglioramento futuro della preparazione e della reazione a incendi di tale portata. Il progetto Preview è finanziato dal Sesto programma quadro dell'UE (6°PQ) nell'ambito di GMES (Sistema globale di osservazione per l'ambiente e la sicurezza). Il suo obiettivo è lo sviluppo di servizi informativi per la mappatura del rischio e della vulnerabilità, il monitoraggio del rischio, le attività di previsione e sensibilizzazione e la valutazione dei danni causati da catastrofi di vario tipo (alluvioni, tempeste, terremoti, eruzioni vulcaniche, catastrofi causate dall'uomo e, ovviamente, incendi). Il progetto RISK-EOS, che fa parte dell'elemento servizi di GMES ed è finanziato dall'Agenzia spaziale europea (ESA), fornisce servizi geoinformativi alle parti coinvolte nella gestione di alluvioni, incendi e altre catastrofi. Entrambi i progetti hanno sviluppato strumenti che sono in parte stati testati in Grecia durante e dopo gli incendi. Per esempio, Preview ha elaborato indici di pericolosità degli incendi che utilizzano le osservazioni e le previsioni meteorologiche unite ai dati ricavati dall'osservazione della Terra per creare mappe del rischio di incendi che ne indicano la probabilità entro 24 ore (per l'estate) o 72 ore (per l'inverno). Il servizio pilota di monitoraggio degli incendi offre un monitoraggio in tempo pressoché reale e a media risoluzione degli incendi in corso. Il servizio pilota di mappatura delle risorse integra le informazioni socio-economiche nei prodotti derivati dall'osservazione della Terra per rivelare le conseguenze dirette di una catastrofe naturale sulla popolazione e sulle risorse. Allo stesso tempo, il progetto RISK-EOS ha sviluppato un servizio pilota di mappatura rapida in grado di indicare estensione degli incendi e mappe d'impatto entro una settimana. Scopo del servizio sarà completare il Burnt Scar Mapping, che offre una mappa ad alta risoluzione delle cicatrici provocate dagli incendi dopo i periodi estivi e invernali a rischio. L'analisi si interessa inoltre all'impiego della Carta internazionale «Spazio e grandi catastrofi», servizio che raccoglie i dati ricavati dall'osservazione della Terra mettendoli a disposizione delle persone colpite da catastrofi naturali o causate dall'uomo. «Nel corso degli incendi del 2007 in Grecia, uno dei principali insegnamenti è emerso dal grave ritardo con cui è stata attivata la Carta malgrado il peggioramento della situazione» affermano i partner del progetto. «Anche la diffusione delle mappe è stata pesantemente ostacolata dal complicato processo di attivazione. Di conseguenza, solo gli utenti greci hanno in fin dei conti avuto accesso ai prodotti ad alta risoluzione, che non sono stati distribuiti ai numerosi membri delle squadre di soccorso straniere.» I ricercatori raccomandano l'istituzione di un meccanismo di «attivazione rapida» della carta che, pur rischiando di incorrere in alcuni falsi allarmi, ridurrebbe in maniera drastica i tempi di reazione. Inoltre, richiedono l'acquisizione regolare di immagini ad alta risoluzione per creare una banca dati di riferimento completa, che consenta di individuare con largo anticipo le aree ad alto rischio. L'esperienza e le raccomandazioni scaturite dai progetti pilota saranno utili per la preparazione della fase di attuazione dei servizi GMES (Sistema globale di osservazione per l'ambiente e la sicurezza). GMES è un'iniziativa europea per la realizzazione di servizi d'informazione per l'ambiente e la sicurezza, che si baserà sui dati di osservazione della Terra trasmessi dai satelliti e dalle apposite strutture terrestri per fornire ai responsabili politici e ad altri utenti finali un accesso indipendente e autonomo alle informazioni. La progressiva realizzazione di GMES è resa possibile dalle attività e dagli investimenti degli Stati membri dell'Unione europea e dell'Agenzia spaziale europea (ESA).