Progetto UE sviluppa tecnologie d'interfaccia emotiva per i nuovi media
Un progetto finanziato dall'UE sta sviluppando interfacce emotive multimodali nel campo dei nuovi media, delle arti digitali e dell'intrattenimento. Il progetto «Conveying Affectiveness in Leading-edge Living Adaptive Systems» (CALLAS), che porta il nome della cantante d'opera greca, Maria Callas, ha già ottenuto importanti risultati nella progettazione di interfacce uomo-macchina che presentano componenti emotive. Il progetto è in corso da un anno. Focalizzando l'attenzione sull'integrazione dei nuovi modelli emotivi incentrati su un'ampia gamma di sensazioni ed emozioni, il progetto mira a intensificare l'esperienza dell'utente finale, che si trovi in una piazza o in un teatro. Questi modelli, ad esempio, miglioreranno l'esperienza catturando lo stato emotivo dello spettatore e dell'utente finale attraverso un ampio riconoscimento delle caratteristiche e delle espressioni del viso durante la comunicazione. L'idea che sta alla base del progetto è che le emozioni, in tutte le loro espressioni, svolgono un ruolo fondamentale nel condizionare la comunicazione naturale tra due persone. Pertanto, esse devono essere copiate quando le interfacce basate sui servizi vengono sviluppate per rafforzare l'interazione tra l'uomo e la macchina. Per questo motivo, le interfacce emotive sviluppate dal progetto CALLAS svolgono un ruolo fondamentale nelle nuove esperienze dei media, come il teatro digitale, la TV interattiva, l'arte della realtà aumentata e le performance pubbliche interattive. Poiché le interfacce emotive multimodali mirano a raggiungere il più alto livello di naturalezza nell'interazione tra uomo e macchina, una delle principali sfide che il progetto CALLAS deve affrontare è quello di introdurre il concetto di input emotivo affettivo per i media interattivi, anziché all'interno di un tradizionale modello di interfaccia. Infine, il progetto cercherà di dimostrare l'uso reale delle interfacce emotive multimodali in una serie di applicazioni concrete. Il progetto della durata di quattro anni è finanziato dal Sesto programma quadro dell'UE (6°PQ) per un importo pari a 9,8 Mio EUR.