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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Decifrato il codice genetico del muschio da un'équipe di scienziati internazionale

Scienziati tedeschi, britannici, giapponesi e statunitensi hanno decifrato il codice genetico di una delle piante più comuni al mondo: il muschio. Con lo spessore di un singolo strato di cellule, il muschio è una pianta primitiva che si è sviluppata per resistere al freddo, ...

Scienziati tedeschi, britannici, giapponesi e statunitensi hanno decifrato il codice genetico di una delle piante più comuni al mondo: il muschio. Con lo spessore di un singolo strato di cellule, il muschio è una pianta primitiva che si è sviluppata per resistere al freddo, al caldo e alla siccità, senza radici né foglie complesse. La capacità di sopravvivere a condizioni di forte disidratazione per poi ricrescere se annaffiata potrebbe essere estremamente utile in vista del cambiamento climatico terrestre. Il codice genetico del muschio, o Physocomitrella patens, pubblicato nella rivista «Science», è lungo poco meno di 500 milioni di «lettere», una lunghezza tripla di quella del codice dell'erba infestante Arabidopsis e uguale a quella del riso. Il muschio è la prima pianta che non produce fiori, o «inferiore», ad essere sequenziata. «La Physocomitrella è una pianta molto interessante da studiare», spiega il dott. Andy Cuming dell'Università di Leeds nel Regno Unito. «Oltre a rappresentare l'anello di congiuzione tra le alghe d'acqua e le piante terrestri possiede anche molte caratteristiche che la rendono speciale. Sequenziandone il genoma possiamo cominciare a individuare la sua base genetica per poi sfruttare queste conoscenze e migliorare le colture.» La pianta presenta un singolo genoma «apolide» invece di un genoma doppio da genitori maschio e femmina. Secondo l'équipe di Leeds, questo facilita l'abbinamento di determinate caratteristiche a determinati geni. Il muschio inoltre è in grado di integrare nuovo DNA in un obiettivo definito nel genoma (diversamente dalla maggior parte delle altre piante, che integrano nuovo DNA a caso). Di conseguenza, il genoma del muschio può essere modificato molto più facilmente di quello di altre piante e pertanto si può utilizzare come una «fabbrica verde» per realizzare prodotti farmaceutici. «Se riusciamo a scoprire quali meccanismi consentono al genoma della Physocomitrella di integrare DNA in questo modo, saremo in grado di trasferirli ad altre piante, per consentire una modifica più controllata del loro genoma», afferma il dott. Cuming. Inoltre, gli scienziati ritengono che molti dei genomi utili individuati nella Physocomitrella siano presenti in piante coltivate «superiori», ma che non siano rimasti ugualmente attivi. «Quindi, invece di aggiungere nuovo DNA, ci limiteremo ad attivare quello già presente per creare le proprietà che desideriamo», spiega. Il sequenziamento è stato effettuato presso il Joint Genome Institute di Berkeley, California, negli USA, che invita gli scienziati di tutto il mondo a candidarsi per utilizzare le sue strutture.

Paesi

Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti

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