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I pesci pulitori puniscono i loro pari

Chi avrebbe mai pensato che i pesci si puniscono tra loro quando si tratta di cibo? Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che gli esemplari maschi della specie Labroides dimidiatus, conosciuto comunemente come "pesce dottore", non si fa alcuno scrupolo a cacciare a...

Chi avrebbe mai pensato che i pesci si puniscono tra loro quando si tratta di cibo? Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che gli esemplari maschi della specie Labroides dimidiatus, conosciuto comunemente come "pesce dottore", non si fa alcuno scrupolo a cacciare altri pesci che ricorrono a tattiche "scorrette" per procacciarsi il cibo. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Science, potrebbero essere utili a comprendere in che modo gli esseri umani hanno sviluppato il proprio sistema di punizione. Il cosiddetto "pesce dottore" vive in prossimità delle barriere coralline, un'area particolarmente favorevole alla sua attività di caccia. In linea di massima, questi pesci sopravvivono nutrendosi dei parassiti dei più grandi pesci "clienti", ma non disdegnano, a volte, di mangiare un boccone della carne di questi ultimi. La peculiarità comportamentale di rilievo è rappresentata dal fatto che i pesci dottori si muovono in coppia per nutrirsi del muco vischioso che ricopre la pelle di un pesce cliente sano. "Da un punto di vista teorico sarebbe ideale mordere il pesce cliente giusto prima che lo faccia il tuo partner", ha spiegato il professor Radouan Bsahry dell'Università di Neuchâtel (Svizzera), co-autore dello studio, "questo perché se il pesce cliente si allontana, tu hai avuto il tuo boccone, dunque un beneficio, mentre hai condiviso i rischi". I problemi iniziano quando a voler mordicchiare la carne del pesce cliente è un esemplare femmina: questo scatena le ire dell'esemplare maschio (definito "pesce pulitore" dagli scienziati), che non esita a inseguire la femmina per la sleale strategia messa in atto per procurarsi il cibo. La minaccia della punizione è un fattore fondamentale in questo caso. Il professor Bshary, insieme ad altri ricercatori, era già a conoscenza del fatto che gli esemplari maschi inseguono le femmine (che sono di dimensioni minori) con fare minaccioso. "I pesci clienti si allontanano se si accorgono di essere stati ingannati durante una 'seduta' di pulizia", ha spiegato il dottor Nichola Raihani della Zoological Society of London (ZSL). "Questo significa che il 'pranzo' dei maschi sparisce se le femmine 'barano'. Punendo le femmine che assumono un comportamento sleale, gli esemplari maschi non solo difendono il proprio pesce cliente ma si assicurano un pasto decente". Per questo studio il professor Bshary e i suoi colleghi hanno messo due pesci in una vasca, a cui hanno aggiunto normale cibo per pesci e gamberetti, per osservare cosa avrebbero mangiato. I pesci dottori preferiscono i gamberetti, pertanto se uno dei due avesse mangiato un gamberetto, i ricercatori avrebbero rimosso il resto del cibo dalla vasca. Qual è stato il risultato? L'esemplare maschio è andato su tutte le furie quando la femmina ha scelto i gamberetti. Con il proseguire dell'esperimento, l'esemplare femmina prendeva morsi sempre più piccoli di gamberetti, di un numero progressivamente minore. Il maschio, invece, continuava a scegliere e a cibarsi di gamberetti, senza esitazione alcuna. "La punizione favorisce un comportamento collaborativo da parte delle femmine, che produce benefici sotto il profilo alimentare per l'esemplare maschio", hanno scritto gli autori dello studio. I ricercatori dell'Istituto di Zoologia della ZSL, dell'Università di Neuchâtel (Svizzera) e dell'Università di Queensland (Austrialia) hanno annunciato che la prossima fase del loro lavoro prevede lo studio delle minacce ai danni degli esemplari maschi avanzate da femmine di pari dimensioni che possono subire mutazioni sessuali e mettere in discussione l'autorità dei maschi.

Paesi

Australia, Svizzera

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