Gli europei capiscono le etichette alimentari, ma non ne usano le informazioni
Uno studio condotto in sei paesi europei indica che i consumatori, in generale, sanno "leggere" le indicazioni nutrizionali riportate sulle confezioni dei prodotti, ma che raramente usano tali informazioni nella scelta del prodotto da acquistare. Il gruppo di ricerca ha anche rilevato grandi differenze nella comprensione e nell'uso che, nei sei paesi, si fa delle informazioni nutrizionali. I risultati della ricerca sono pubblicati sul Journal of Public Health. I risultati si basano su un sondaggio condotto dal professor Klaus Grunert dell'Università di Aarhus (Danimarca) e altri ricercatori del Consiglio europeo di informazione sull'alimentazione (EUFIC). Lo studio ha combinato osservazioni e interviste fatte nei maggiori centri di distribuzione al dettaglio insieme a questionari da compilare individualmente. Il campione ha coperto 11.800 consumatori in Germania, Francia, Ungheria, Polonia, Svezia e Regno Unito. Per ogni paese sono stati raccolti dati da tre diverse zone geografiche. I ricercatori hanno selezionato sei categorie di prodotti per restringere il campo di ricerca: cereali per la colazione, bibite analcoliche, dolci, pasti pronti, snack salati e yogurt. Nei punti vendita i ricercatori hanno concentrato la propria attenzione sul comportamento dei consumatori, osservando se controllassero le informazioni nutrizionali (ad es. la tavola nutrizionale, le dosi giornaliere raccomandate (DGR) e l'elenco degli ingredienti) o se, invece, non controllassero affatto le informazioni prima di aggiungere il prodotto al carrello della spesa. Dopo l'intervista, ai clienti è stato anche chiesto di completare a casa un questionario più dettagliato. Più della metà dei partecipanti ha completato il questionario e l'ha restituito. I ricercatori hanno misurato la comprensione delle tabelle nutrizionali relative alla DGR con una serie di domande sulla DGR in genere (comprensione oggettiva), interpretazione delle informazioni (comprensione soggettiva), e se i consumatori fossero in grado di distinguere tra i valori nutritivi di diversi prodotti sulla base delle etichette (inferenze sanitarie). Si è scoperto che solo il 16,8% dei consumatori legge effettivamente le informazioni nutritive dei prodotti acquistati. Tra chi le legge, la maggioranza cerca in particolare informazioni relative alle calorie, ai grassi e al contenuto di zucchero. Quando poi si tratta di confrontare l'uso e la comprensione delle etichette informative, i ricercatori hanno notato una differenza significativa: il numero di consumatori che comprendono le informazioni nutritive presenti è di gran lunga superiore al numero di persone che utilizza le informazioni nutritive in negozio. Nel loro articolo i ricercatori scrivono che, in riferimento all'alto numero di consumatori che capiscono le etichette nutritive, "a prescindere dal singolo nutriente o dalla salubrità generale del prodotto, molti intervistati sono stati in grado di dare le risposte giuste". Questo suggerisce che i consumatori non sono molto propensi o non desiderano quasi per nulla leggere le informazioni nutritive, e non sono in grado di interpretare le informazioni e valutare i benefici in termini di salute del prodotto acquistato. Tra i partecipanti al sondaggio in Germania, Svezia e Regno Unito si è registrata una maggiore comprensione delle etichette DGR rispetto ai consumatori degli altri paesi. Per quanto riguarda le differenze nazionali tra l'uso e la comprensione, gli autori hanno concluso che alcune di queste differenze "possono essere attribuite al diverso valore attribuito, nel dibattito pubblico, al ruolo della nutrizione".
Paesi
Germania, Danimarca, Francia, Ungheria, Polonia, Svezia, Regno Unito