European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-07

Article available in the following languages:

In Europa la scienza sorpassa lo sport!

Quasi l'80% degli europei si interessa alla scienza e agli sviluppi tecnologici, secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro. Appena il 65% afferma invece di essere interessato alle notizie sportive. "Forse un Campionato del mondo di scienza riunirebbe più persone davanti alla ...

Quasi l'80% degli europei si interessa alla scienza e agli sviluppi tecnologici, secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro. Appena il 65% afferma invece di essere interessato alle notizie sportive. "Forse un Campionato del mondo di scienza riunirebbe più persone davanti alla TV rispetto ai mondiali di calcio!" ha scherzato il Commissario europeo per la ricerca, l'innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn, presentando i risultati del sondaggio. In generale i risultati ottenuti dall'Eurobarometro sono abbastanza positivi. Circa il 61% afferma di essere bene o moderatamente bene informato sulle nuove scoperte scientifiche; il 75% conviene che grazie alla scienza e alla tecnologia ci saranno più opportunità per le nuove generazioni e il 58% crede che i giovani che si interessano di scienza hanno migliori possibilità di trovare lavoro. Sembra inoltre che gli europei vogliano ancora più informazione e partecipazione nella scienza. Più della metà (57%) lamenta che gli scienziati non si impegnano abbastanza nell'informare il pubblico sui nuovi sviluppi scientifici e tecnologici. Riguardo le decisioni nel campo scientifico, il 29% crede che l'opinione pubblica dovrebbe essere presa in considerazione quando si prendono decisioni su scienza e tecnologia e un ulteriore 14% chiede che l'opinione pubblica sia vincolante in questi casi. Appena il 7% non ritiene necessario che il pubblico sia coinvolto nelle decisioni nel campo scientifico. Per il resto, due terzi degli intervistati hanno criticato i governi perché non fanno abbastanza per far si che i giovani entrino a far parte del mondo della scienza e tre quarti hanno detto che i governi dovrebbero mettere in atto misure specifiche per aumentare il numero di donne nel settore scientifico. Molti inoltre credono che se ci fossero più donne nelle posizioni dirigenziali della ricerca, il modo in cui si fa ricerca migliorerebbe. "Secondo me hanno sicuramente ragione," ha commentato la Geoghegan-Quinn. "Non è solo una questione di pari opportunità, ma di usare tutto il talento di cui disponiamo in Europa." Sul fronte etico, il 66% degli intervistati ha convenuto che gli scienziati dovrebbero poter fare esperimenti sui topi se il loro lavoro potrebbe contribuire a risolvere problemi di salute degli esseri umani. Questo valore si è abbassato al 44% per gli esperimenti su cani e scimmie. Per quanto riguarda il coinvolgimento dell'UE nella ricerca, gli intervistati hanno espresso il loro netto sostegno all'approccio dell'UE verso la ricerca. "Una maggiore cooperazione tra i governi, la mobilità dei ricercatori, la cooperazione con gli USA e le nazioni emergenti e in via di sviluppo, una più stretta collaborazione tra la scienza e l'industria - tutti questi elementi hanno avuto un punteggio molto alto," ha detto il Commissario. "È incoraggiante che agli intervistati per questo sondaggio - il pubblico generale - era evidente che questi passi per dare una spinta alla ricerca europea sono logici." Interrogati su quali aree dovrebbe essere data la priorità da parte l'UE nei suoi programmi di ricerca, gli intervistati hanno messo al primo posto la salute, seguita da energia e ambiente. "Il successo della strategia Europa 2020 dipende da una scienza all'avanguardia per mantenere la competitività dell'Europa. A sua volta, questo significa che gli europei comuni devono sostenere la scienza e continuare a fare pressioni su governi e industria perché investano in questo campo," ha concluso la Geoghegan-Quinn. "Questi risultati mostrano una consapevolezza molto alta dell'importanza della scienza. Ma mostrano anche che sia i politici - come me - che gli scienziati stessi devono spiegare meglio cosa fanno e perché." Il sondaggio Eurobarometro è il risultato di interviste faccia a faccia con oltre 30.000 persone in 32 paesi europei (i 27 Stati Membri dell'UE più Croazia, Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia) fatte quest'anno.

Articoli correlati