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Il modello BIOTRACER contro la salmonella

Proteggere i consumatori contro i cibi contaminati è uno degli obiettivi più importanti dell'UE. Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo c'è il progetto BIOTRACER ("Improved bio-traceability of unintended microorganisms and their substances in food and feed chain...

Proteggere i consumatori contro i cibi contaminati è uno degli obiettivi più importanti dell'UE. Per contribuire al raggiungimento di questo obiettivo c'è il progetto BIOTRACER ("Improved bio-traceability of unintended microorganisms and their substances in food and feed chains"), che ha ricevuto 11 milioni di euro nell'ambito dell'area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6° PQ) dell'UE, per studiare le principali fonti di contaminazione. Le infezioni da salmonella, per esempio, non sono rare nei casi di gastroenteriti provocate dal cibo. Le uova, i prodotti freschi e la carne possono contribuire a causare tali infezioni. Gli esperti credono che almeno 2 persone su 20 cui è diagnosticata la salmonella la prendono da prodotti suini contaminati. Il più recente sviluppo nel progetto BIOTRACER è uno strumento per modellizzare e prevedere la crescita della salmonella nella catena di approvvigionamento della carne suina. Questo strumento è presentato sull'International Journal of Food Microbiology. Il consorzio BIOTRACER, che consta di 47 esperti del mondo della ricerca, accademico e industriale provenienti da 22 paesi, afferma che identificare la fonte della contaminazione batterica in una specifica fase della catena di approvvigionamento non è facile. Il problema principale è determinare come i batteri crescono in varie fasi e in varie condizioni ambientali. Alla guida dello sviluppo c'era un partner di BIOTRACER, l'Istituto di ricerca alimentare nel Regno Unito. Lavorando insieme a esperti greci e italiani, il gruppo ha creato un modello che dimostra come ogni fase del processo di produzione influenza la crescita della salmonella. La crescita e la sopravvivenza della salmonella dipendono da vari fattori come le condizioni del pH, l'attività dell'acqua e la temperatura, che cambiano durante le fasi di lavorazione del maiale, spiegano i partner. Il team ha sottolineato che le informazioni sulla crescita della salmonella in condizioni diverse erano sono state fornite da molti ricercatori e inserite in diversi database. Combase, sviluppato dall'Istituto di ricerca alimentare in collaborazione con il Servizio di ricerca agricola del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e il Centro di sicurezza alimentare in Australia, è uno di questi database, un deposito liberamente accessibile di dati microbiologici quantitativi. I partner di BIOTRACER hanno trovato oltre 700 testimonianze nel database Combase che descrivevano la crescita della salmonella in particolare per la catena di approvvigionamento della carne suina. Hanno anche messo insieme vari modelli per generare stime sulle concentrazioni della salmonella in varie fasi della catena di approvvigionamento della carne suina, prendendo in considerazione le condizioni del pH, l'attività dell'acqua e i cambiamenti di temperatura. Sono stati valutati una serie di prodotti per convalidare le stime. Una caratteristica particolare dei modelli è che gli utenti possono inserire le proprie condizioni e ottenere una stima delle concentrazioni di salmonella in varie fasi del processo. Con queste informazioni, gli utenti hanno maggiore conoscenza delle fasi necessarie nella catena di approvvigionamento della carne di maiale e contribuiscono al maggiore controllo della salmonella e alla produzione sicura del cibo, spiegano i partner del progetto. Coordinati dall'Istituto nazionale dell'alimentazione, Politecnico della Danimarca (DTU FOOD), gli esperti di BIOTRACER provengono da Belgio, Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Indonesia, Irlanda, Italia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia e Svizzera.Per maggiori informazioni, visitare: Institute of Food Research: http://www.ifr.ac.uk/(si apre in una nuova finestra) BIOTRACER: http://www.biotracer.org/(si apre in una nuova finestra) International Journal of Food Microbiology: http://www.elsevier.com/wps/find/journaldescription.cws_home/505514/description#description(si apre in una nuova finestra)

Paesi

Belgio, Brasile, Svizzera, Cechia, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Indonesia, Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Romania, Russia, Svezia, Slovenia, Slovacchia, Regno Unito, Sud Africa

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