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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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Ricercatori gettano nuova luce sul confine tra magma e acqua di mare

Scienziati della Expedition 335 Superfast Spreading Rate Crust 4 dello IODP (Integrated Ocean Drilling Program) sono riusciti a recuperare una serie di basalti temprati dal calore: questi offrono un'immagine dettagliata del confine tra magma e acqua di mare, un qualcosa che no...

Scienziati della Expedition 335 Superfast Spreading Rate Crust 4 dello IODP (Integrated Ocean Drilling Program) sono riusciti a recuperare una serie di basalti temprati dal calore: questi offrono un'immagine dettagliata del confine tra magma e acqua di mare, un qualcosa che non è stato facile da ottenere. Completando le operazioni nel pozzo 1256D dell'ODP (Ocean Drilling Program), un profondo pozzo scientifico oltre 1500 metri sotto il fondo marino nella crosta ignea dell'Oceano Pacifico, il team di ricerca ha campionato un'intera sezione della crosta oceanica intatta giù fino ai gabbri (un gruppo di rocce ignee intrusive mafiche a grana grossa chimicamente equivalenti al basalto che rappresentano il 66 % della crosta oceanica) in uno dei più profondi siti di penetrazione della trivellazione oceanica scientifica nella "roccia dura" del pianeta, ha detto il IODP in una dichiarazione. In cooperazione con esperti di trivellazione, il team ha stabilizzato, sgombrato e preparato il pozzo 1256D ODP per ulteriori scavi. Guidata dal National Oceanographic Centre, Southampton presso la University of Southampton nel Regno Unito e dal Centro nazionale per la ricerca scientifica (CNRS) in Francia, la spedizione era la quarta di una serie effettuata nel 2002 e nel 2005. Secondo gli scienziati, il più grande processo attivo sulla Terra è l'intrusione dei gabbri. Oltre 12 chilometri cubici di nuovo magma proveniente dal mantello si introducono nella crosta ogni anno, essi affermano, aggiungendo che minerali, chimica e strutture delle rocce gabbriche registrano i processi che avvengono nel profondo delle dorsali oceaniche del pianeta, dove si forma la nuova crosta oceanica. "La formazione di nuova crosta è la prima fase del ciclo della tettonica a placche della Terra," dice il professor Damon Teagle del National Oceanographic Centre, Southampton. "Questo è il principale meccanismo mediante cui calore e materiale salgono dall'interno della Terra fino alla superficie del pianeta. E sono il movimento e le interazioni delle placche tettoniche della Terra che guidano la formazione delle montagne e dei vulcani, l'inizio dei terremoti e lo scambio di elementi (come il carbonio) tra l'interno della Terra, gli oceani e l'atmosfera." Da parte sua, Benoît Ildefonse del CNRS e della Université Montpellier 2, dice: "Comprendere i meccanismi che costruiscono nuove placche tettoniche è stato uno dei principali obbiettivi di lunga data della trivellazione oceanica scientifica, ma i progressi sono stati ostacolati dalla scarsità di campioni appropriati, poiché la trivellazione profonda (a profondità maggiori di 1000 metri nella crosta) nella dura lava e nelle rocce intrusive della crosta oceanica continua a presentare importanti difficoltà tecniche." Il pozzo 1256D ODP si trova circa 900 km a ovest del Costa Rica nell'Oceano Pacifico, e 1150 km a est della catena vulcanica sottomarina lineare nota come Dorsale pacifica orientale. Il pozzo si trova in una crosta vecchia 15 milioni di anni, che si è formata durante una espansione "super veloce" presso l'antica Dorsale pacifica orientale, quando le placche appena formate si stavano allontanando di oltre 200 millimetri all'anno (mm/a). "Anche se un ritmo di espansione di 200 mm/a è significativamente più veloce rispetto ai più veloci ritmi di espansione sul nostro pianeta oggi, la crosta a espansione super veloce era un bersaglio interessante poiché gli esperimenti sismici sulle dorsali medio oceaniche indicavano che le rocce gabbriche dovrebbero comparire a profondità molto inferiori rispetto alla crosta che si è formata a ritmi di espansione più lenti," sottolinea il professor Teagle. "Nel 2005, abbiamo recuperato rocce gabbriche alla loro prevista profondità di circa 1400 metri sotto il fondo marino, confermando così la complessiva strategia "Super veloce"."Per maggiori informazioni, visitare: Programma IODP (Integrated Ocean Drilling Program): http://www.iodp.org/ National Oceanographic Centre, Southampton: http://www.noc.soton.ac.uk/

Paesi

Francia, Regno Unito