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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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La tecnologia 5G si nasconde sottoterra

Un’iniziativa dell’UE ha installato una rete radio 5G in una miniera sotterranea in Svezia. Questa tecnologia aiuterà a migliorare la sicurezza e la produttività, con minori emissioni di CO2.

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Automazione e digitalizzazione vengono sempre più utilizzate in quasi tutti i principali settori industriali al fine di migliorare l’efficienza. Grazie ai rapidi progressi compiuti nel campo dell’intelligenza artificiale e della robotica, e a innovazioni come la diffrazione dei raggi X e i veicoli elettrici, anche il settore delle attività minerarie si sta mettendo al passo con la rivoluzione tecnologica. Secondo un Libro bianco del Forum economico mondiale e Accenture, la digitalizzazione potrebbe portare benefici economici superiori ai 425 miliardi di dollari per industria mineraria, clienti, società e ambiente entro il 2025. Essa potrebbe anche portare a una riduzione pari a 610 milioni di tonnellate di CO2 emessa, oltre a un notevole miglioramento della sicurezza, salvando vite e scongiurando lesioni. Con l’obiettivo di creare un sistema minerario sostenibile e intelligente, un team di esperti ha sviluppato una rete radio 5G nell’ambito del progetto SIMS, finanziato dall’UE. Un comunicato stampa sul sito web del progetto afferma che i partner di SISM Boliden ed Ericsson, insieme a Telia, hanno installato una rete 5G usando New Radio (NR) nella miniera svedese di Boliden Kankberg. Peter Burman, direttore del programma alla Boliden, afferma: «Lavoriamo attivamente con la robotizzazione per migliorare la produttività e la sicurezza nella miniera, e questo richiede soluzioni per la comunicazione a prova di futuro. Il 5G è una componente importante che rende possibile un’automazione avanzata e, mediante questa, una miniera più sicura e sostenibile».

La miniera del futuro

Lo stesso comunicato stampa sottolinea i vantaggi della tecnologia 5G rispetto alle altre soluzioni di comunicazione per la connettività in ambienti difficili come quelli minerari. «Con caratteristiche quali tempi di risposta molto ridotti e l’opzione per la gestione locale dei dati, quella 5G è la tecnologia più appropriata per soddisfare i requisiti di sicurezza ed efficienza della miniera». Magnus Leonhardt, direttore di strategia e innovazione presso Telia, aggiunge: «Per garantire la sicurezza nella miniera, per esempio, la rete deve funzionare anche se le comunicazioni con il mondo esterno sono interrotte. Comunicazioni affidabili possono essere ora garantite con la rete che abbiamo costruito». 5G NR è lo standard globale per un’interfaccia aerea wireless 5G unificata e più valida che fornirà esperienze a banda larga notevolmente più veloci e reattive e amplierà la tecnologia mobile al fine di connettere un’ampia gamma di nuove industrie. L’interfaccia aerea si riferisce al tratto di frequenza radio del circuito tra il dispositivo mobile e la stazione base attiva. Il progetto in corso SIMS (Sustainable Intelligent Mining Systems) è stato lanciato per sviluppare, testare e dimostrare nuove tecnologie per l’industria mineraria. Un esempio è l’utilizzo di droni per esplorare gallerie senza rischi per gli esseri umani. I partner del progetto ritengono che una tale tecnologia potrebbe essere vantaggiosa per le ispezioni dopo il brillamento e la caduta di massi e per l’ispezione dei pozzi. Affermano che dei droni autonomi equipaggiati con vari sensori e una termocamera potrebbero contribuire a incrementare la produttività, richiedendo meno tempo per l’ispezione. Altre tecnologie trattate nell’ambito di SIMS includono macchinari controllati da remoto, simulatori di realtà virtuale e veicoli elettrici automatizzati. Per esempio, i partner di SIMS immaginano una miniera sotterranea senza diesel usando macchinari semoventi alimentati a batteria, quali ad esempio pale gommate, camion e ruspe. Essi sperano di incrementare la produzione del 40-80 % con l’uso di macchine autonome e ritengono che miglioramenti nei centri di controllo della miniera potrebbero aumentare la produzione del 10-20 %. Hanno inoltre sottolineato che l’uso di veicoli alimentati a batteria sottoterra farebbe risparmiare energia e ridurrebbe le emissioni di CO2 «nell’ordine di 250 tonnellate all’anno per macchina sotterranea o 4000 tonnellate/a in una tipica miniera metallifera sotterranea da 1 milione di tonnellate all’anno», come evidenziato su CORDIS. Per ulteriori informazioni, consultare: sito web del progetto SIMS

Paesi

Svezia

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