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A unique cost-effective and point of care (PoC) kit for the non-invasive rapid in vitro diagnosis of meningococcal disease

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Sviluppato test ambulatoriale per la meningite meningococcica

Nonostante il suo impatto potenzialmente devastante e costoso, attualmente non esiste uno strumento diagnostico rapido e preciso per il trattamento tempestivo e precoce dell’infezione da meningococco. MeningoSpeed è stato creato per sviluppare una soluzione ambulatoriale in un’unica fase in grado di offrire proprio questo.

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L’infiammazione delle membrane (meningi) e/o del liquido cefalo-rachidiano (LCF) che circondano e proteggono il cervello e il midollo spinale è una malattia altamente contagiosa e potenzialmente letale che richiede una diagnosi rapida e un trattamento tempestivo. Il Neisseria meningitidis (meningococco) è una capsula batterica che provoca la meningite meningococcica. Secondo le stime, ogni anno in tutto il mondo si verificano oltre 1,2 milioni di casi di meningite meningococcica, di cui circa 135 000 portano al decesso. Questo organismo è un patogeno respiratorio che può essere diffuso da persona a persona per contatto ravvicinato e colpisce principalmente bambini (sotto i 5 anni) e giovani adulti. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), anche se diagnosticata e trattata precocemente, una percentuale compresa fra l’8 e il 15 % dei pazienti muore entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi. In assenza di trattamento, i decessi possono raggiungere il 50 % e un sopravvissuto su cinque presenta danni permanenti come perdita dell’udito o disabilità neurologica. Data la mortalità della malattia, le linee guida dell’OMS raccomandano lo sviluppo di test diagnostici ambulatoriali per una rapida diagnosi eziologica. Il progetto MeningoSpeed, sostenuto dall’UE, ha soddisfatto questa esigenza riuscendo a diagnosticare la meningite meningococcica in meno di 15 minuti rilevando il batterio patogeno nei campioni di urina.

Il test non invasivo, accurato, rapido e competitivo in termini di costi

Il meningococco è classificato in 12 sierotipi, 6 dei quali (A, B, C, W, X e Y) riconosciuti come i principali ceppi patogeni in grado di generare grandi epidemie di meningite. Il metodo diagnostico di riferimento per l’identificazione dei casi di meningite è l’esame del liquido cefalorachidiano e la reazione a catena della polimerasi (PCR). Tuttavia, le colture in genere richiedono fra le 48 e le 72 ore per la crescita dell’organismo e fino a una settimana per l’identificazione, un grave ritardo per una malattia potenzialmente fatale. D’altra parte, i metodi basati sulla PCR richiedono attrezzature di laboratorio specifiche e personale addestrato e non possono essere utilizzati come metodo decentrato. Entrambi i metodi richiedono inoltre impostazioni di laboratorio specifiche, con elevati costi di conservazione e trasporto dei campioni. BioSpeedia (uno spin-off dell’Istituto Pasteur, in Francia, istituto ospitante del progetto) aveva precedentemente sviluppato MeningoSpeed per LCF. Il test è stato convalidato clinicamente utilizzando 550 campioni di LCF provenienti da sei sedi diverse: Repubblica Centrafricana – IP Bangui, Francia – Ospedale universitario di Saint-Etienne, Costa d’Avorio – IP Abidjan, Marocco – IP Casablanca, Niger – CERMES e Togo – Agence de Médecine Préventive. I risultati hanno dimostrato un tasso di accuratezza del 94,9 % (sensibilità e specificità superiori al 93 %). Come aggiunge il coordinatore del progetto, Yves Germani di BioSpeedia: «Poiché gli approcci tradizionali e l’originale MeningoSpeed con LCF sono invasivi, non sono pratici da usare ai capezzali dei pazienti ed è proprio questo ciò che rende la soluzione ambulatoriale MeningoSpeed URINE estremamente preziosa».

Il test delle urine

Il test MeningoSpeed URINE è costituito da tre astine duplex che insieme identificano i sei sierotipi di meningococco. Il test consiste in un test immuno-cromatografico a flusso laterale basato sul rilevamento diretto nell’urina di antigeni di meningococco responsabili dell’infezione. Aspetto fondamentale, il sistema può essere utilizzato da operatori sanitari senza una formazione specifica. Incoraggiato dai dati preliminari derivati dall’urina, il gruppo di ricerca sta lavorando per condurre uno studio clinico in ospedali e centri sanitari in Francia e in Africa, i cui risultati saranno confrontati con il metodo di riferimento PCR. «Il piano è di introdurlo nel 2021 in ospedali, pronto soccorso, cliniche a livello globale, dal capezzale del paziente ai dispensari rurali», afferma Germani. Grazie alla diagnosi rapida della meningite, MeningoSpeed e MeningoSpeed URINE aiuteranno i pazienti a ricevere più rapidamente il trattamento più efficace, migliorando i risultati sanitari e riducendo la durata della malattia, i ricoveri ospedalieri e i potenziali effetti a lungo termine. Anche il sistema sanitario ne trarrà beneficio, in quanto questo strumento diagnostico più economico supporta il controllo rapido delle epidemie, con un notevole risparmio economico.

Parole chiave

MeningoSpeed, meningite, urine, antigeni, sierotipi, malattia, colture, epidemie, diagnostica, batteri, ambulatorio, test

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