Un robot abilitato all’IA introduce la gestione dei rifiuti basata sull’Industria 4.0
La robotica offre all’industria della gestione dei rifiuti una tecnologia comprovata, efficiente e relativamente economica. Nonostante il fatto che i movimenti meccanici dei bracci robotici siano abbastanza flessibili per la maggior parte della rimozione dei rifiuti, i robot non sono ancora stati pienamente accettati. Ciò è in gran parte dovuto alla complessità dell’ambiente in cui dovrebbero operare, ma con l’aumento della potenza e la diminuzione del costo dell’intelligenza artificiale (IA) e dei sensori, la tecnologia robotica è ormai alla portata dell’industria della gestione dei rifiuti. Il progetto WEXOBOT, supportato dall’UE, ha unito l’IA con la telepresenza per una soluzione robotica unica di gestione dei rifiuti. La soluzione software modulare è stata integrata in una piattaforma chiamata OCELLUS, in grado di portare avanti una serie di innovazioni robotiche. «Si tratta di un approccio rivoluzionario di Industria 4.0, in cui combiniamo le parti migliori di varie idee, dando ai robot le capacità per risolvere compiti complicati», afferma Haris Hadzic, coordinatore del progetto di Byte Motion, sponsor del progetto. «WEXOBOT è più flessibile di macchine per la gestione dei rifiuti appositamente dedicate, dal momento che le capacità robotiche basate su complicati movimenti umani possono essere migliorate nel tempo.»
Sfruttare l’Industria 4.0
Grazie alla loro conoscenza specialistica dell’IA, Robot Norway ha chiesto al gruppo di ricerca di WEXOBOT di fornire una soluzione per i rifiuti robotica basata sull’IA. Questa comprende l’integrazione di una telecamera/sensore per compiti semplici come la rimozione di Tetra Pak, bottiglie di plastica e di vetro da un nastro trasportatore di rifiuti misti. La Norvegia era interessante per il gruppo responsabile di WEXOBOT, perché di solito lì non si differenziano i rifiuti in casa, ma in centri di smistamento. «Ciò apre molte opportunità per la separazione dei rifiuti in impianti che, pur essendo tra i più moderni al mondo, smistano ancora soltanto il 40-50 % dei rifiuti per il riciclaggio», spiega Hadzic. «Perciò ci siamo associati alla Robot Norway, un noto integratore di robot, e insieme abbiamo ottenuto le conoscenze necessarie.» In termini di hardware, WEXOBOT ha deciso di utilizzare robot ABB industriali. Questi robot prodotti in massa, sottoposti a test e prove per decenni, sono abbastanza solidi, con opzioni di manutenzione chiare. La piattaforma di software robotico progettata da WEXOBOT è stata divisa in un sistema interno e uno esterno. Quello interno controlla le misure di sicurezza tradizionali, come l’evitamento degli ostacoli, e la generazione del movimento per portare a termine i compiti. Il sistema esterno introduce una tecnologia di gioco intelligente più potente che visualizza i datapoint generati dalle telecamere/sensori, consentendo sia la telepresenza per gli operatori in remoto sia l’elaborazione da parte dell’IA. Il sistema è stato già introdotto nel nuovo impianto di riciclaggio IVAR, a Sandnes, in Norvegia, responsabile della regione di Stavanger, dove si richiede principalmente la rimozione di batterie dal nastro trasportatore di metallo misto. Fin dall'installazione, avvenuta all’inizio dell’anno, viene sempre monitorato per miglioramenti continui. «Attualmente il tasso di rimozione è dell’80 % e il sistema non riconosce soltanto le batterie ma determina anche se è in grado di rimuoverle in sicurezza», osserva Hadzic. «Stiamo anche per iniziare due altri progetti pilota, uno sulla separazione dei rifiuti indifferenziati e l’altro del cartone.»
Aumentare il riciclaggio
L’innovazione di WEXOBOT può aiutare chi la adotta ad aumentare i tassi di riciclaggio e a creare ambienti più sicuri per chi lavora nei centri di smistamento. Più in generale, aiuta a proiettarci ancora più avanti verso l’Industria 4.0 con tutti i vantaggi economici per l’innovazione, gli affari e l’impiego che ne conseguono. Il gruppo ha attualmente sette progetti in corso in cui sono coinvolti clienti dell’industria alimentare e della gestione dei rifiuti, nonché un progetto di ricerca finanziato dall’UE. Inoltre, testerà la tecnologia in più scenari entro la fine di quest’anno prima di un’ulteriore presentazione al pubblico all’inizio del prossimo anno. «Dal momento che l’integrazione non richiede una riprogettazione sostanziale delle attuali linee di produzione, intendiamo replicare la soluzione per altri impianti di trattamento dei rifiuti in Norvegia. Senza dubbio, i robot intelligenti dotati di IA sono il futuro», afferma Hadzic.
Parole chiave
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