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Measuring Quality of Life in the general population and Roma minority in Romania: implications for health policies and economic evaluations

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Valutare la qualità della vita legata alla salute nella società rumena

Il dolore, il disagio e i problemi di mobilità sono stati individuati come i principali danni alla salute dei rumeni; le comunità rom, in particolare, sono a rischio di problemi legati alla cura di sé e alla salute mentale.

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Nell’ultimo decennio, l’importanza di misurare la qualità della vita legata alla salute (HRQoL, ossia Health-Related Quality of Life) è diventata sempre più chiara. La comprensione di questo fattore può portare a miglioramenti radicali nella ricerca clinica, nella pratica clinica e nella fornitura di assistenza sanitaria. In Romania, mancano ancora informazioni dettagliate legate alla HRQoL. Il progetto di ricerca QoLRO, finanziato dall’UE, ha cercato di colmare questa lacuna di conoscenza applicando tecniche di analisi all’avanguardia. «L’obiettivo di questo progetto era quello di sviluppare un metodo per aiutare le autorità rumene a prendere decisioni migliori e più trasparenti in materia di assistenza sanitaria», spiega Elena Olariu, borsista Marie Curie presso l’Università di Newcastle e ricercatrice principale del progetto QoLRO. Il progetto QoLRO aveva un secondo obiettivo più specifico: indagare e rivelare qualsiasi potenziale disparità nella HRQoL tra la popolazione generale in Romania e un gruppo particolarmente svantaggiato, le comunità rom.

Il valore della buona salute

Uno degli strumenti più utilizzati per misurare la HRQoL è l’EQ-5D-5L, un questionario soggettivo accurato e affidabile sulla salute. EQ-5D-5L misura cinque dimensioni della salute di una persona: mobilità, dolore o disagio, cura di sé, ansia e depressione e attività abituali. Le risposte forniscono informazioni sul valore che una popolazione assegna a determinati aspetti della salute, nonché il suo stato di salute. «Oltre a misurare lo stato di salute, può essere usato anche per classificare le preferenze delle persone per diversi stati di salute, perciò può mostrare quali problemi di salute e quali livelli di gravità hanno il maggiore impatto sulla qualità della vita legata alla salute di una persona», afferma Luke Vale, professore di Economia della salute all’Università di Newcastle e coordinatore del progetto QoLRO. I risultati hanno evidenziato che le comunità rom hanno un livello più basso di HRQoL rispetto alla popolazione rumena generale. I fattori determinanti in queste comunità erano i problemi associati alla cura di sé, il dolore o il disagio, l’ansia e la depressione. In particolare, il dolore, il disagio e i problemi di mobilità hanno l’impatto negativo maggiore sulla HRQoL della popolazione generale in Romania, mentre l’ansia e la depressione hanno l’impatto minore. «Ciò è in contrasto con alcuni paesi dell’Europa occidentale, dove i problemi nello svolgimento delle attività abituali, nonché l’ansia e la depressione, erano i principali fattori determinanti di una minore HRQoL», aggiunge Olariu.

Informare la politica sanitaria

Grazie al progetto, l’EQ-5D-5L può ora essere usato più facilmente in Romania, negli studi clinici o per la valutazione della salute pubblica. Il gruppo di ricerca spera che venga incluso nelle indagini di routine sulla popolazione e che l’algoritmo di punteggio locale elaborato dal progetto venga impiegato in modo più ampio. «Ci aspettiamo che i nostri risultati facciano fare un passo avanti allo sviluppo della valutazione delle tecnologie sanitarie in Romania», osserva Olariu. «Ciò renderà le decisioni di rimborso in Romania più trasparenti e più efficaci dal punto di vista dei costi, poiché coglieranno meglio i bisogni delle persone e li adatteranno alle risorse disponibili a livello locale». Il gruppo sta anche lavorando per valutare gli impatti dei lockdown dovuti alla Covid-19 sulle comunità rom di Newcastle, nel Regno Unito. Olariu afferma che il finanziamento dell’UE ha contribuito a trasformare le idee del progetto in realtà, cosa di cui è grata: «È stato un progetto impegnativo con molti alti e bassi, ma sono felice che, grazie al finanziamento dell’UE, ci sia stata data l’opportunità di attuarlo e speriamo di cambiare le cose in meglio nel sistema sanitario rumeno».

Parole chiave

QoLRO, Romania, salute, valore, questionario, depressione, mobilità, economia

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