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Contenuto archiviato il 2024-04-19

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Un metodo sostenibile per la produzione di ammine da rifiuti agricoli e forestali

Le ammine sono classi di sostanze chimiche di importanza fondamentale, largamente presenti nei prodotti farmaceutici, nei prodotti agrochimici e nei tensioattivi. Non è stato tuttavia raggiunto alcun approccio sistemico per ottenere questa classe essenziale di composti da fonti rinnovabili. Il progetto CatASus si proponeva di cambiare questa situazione consentendo la produzione di ammine da alcoli, a loro volta derivati da risorse rinnovabili, in particolare rifiuti lignocellulosici.

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La lignocellulosa, sostanza secca vegetale, è la materia prima più abbondantemente disponibile sulla Terra per la produzione di biocarburanti, principalmente bioetanolo. Viene prodotta in grandi quantità nell’ambito dei rifiuti agricoli e forestali, ma attualmente non è completamente valorizzata a causa della sua struttura impegnativa. Il progetto CatASus (Cleave and couple: Fully sustainable catalytic conversion of renewable resources to amines), supportato dal CER, condotto presso l’Università di Graz, in Austria, si propone di affrontare appieno questo problema sviluppando un mezzo nuovo ed efficiente per depolimerizzare (decomporre) la lignocellulosa in sostanze chimiche di piattaforma (platform chemical) e quindi convertirle in composti utili, principalmente ammine (un composto contenente azoto). Ciò risulterebbe estremamente vantaggioso in quanto le ammine, onnipresenti nell’industria chimica, sono molto richieste nella chimica dei polimeri medicinali e come intermedi di prodotti di chimica fine. Utilizzando la lignocellulosa, la produzione di ammine potrebbe diventare completamente sostenibile. CatASus si propone di fornire approcci innovativi nella catalisi che sono necessari per creare una piattaforma di valorizzazione della lignina completamente nuova. La sua attenzione è principalmente rivolta ai catalizzatori che fanno affidamento su materiali economici e abbondanti sulla Terra, in contrasto con i metodi che utilizzano metalli nobili e costosi, i quali stanno diventando sempre più scarsi e potrebbero essere completamente esauriti nei prossimi decenni. Oltre a costituire un’importante innovazione per la capacità di produrre ammine in una catena del valore «da zero a rifiuti» veramente sostenibile, i risultati del progetto offrirebbero anche importanti vantaggi economici, creando nuove fonti di reddito per i settori agricolo e chimico e contribuendo alla crescita di una bioeconomia europea. CatASus è iniziato nel maggio 2016 e dovrebbe protrarsi fino ad aprile 2022.

Parole chiave

CatASus, lignocellulosa, ammine, catalisi, valorizzazione della lignina, bioeconomia