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Towards a green and sustainable ecosystem for the EU Port of the Future

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Creare il porto del futuro

Un ecosistema portuale dell’UE più verde, più intelligente, interconnesso e più sostenibile è a portata di mano, grazie alle tecnologie di digitalizzazione.

L’efficienza dei porti è fondamentale per l’UE. Circa il 74 % delle importazioni ed esportazioni(si apre in una nuova finestra) e il 37 % degli scambi all’interno dell’UE entra ed esce via mare. Tuttavia, una sfida centrale per i porti odierni è la modernizzazione dei loro processi per ridurne l’impatto ambientale. Concentrandosi sulla trasformazione digitale dei porti medio-piccoli e delle comunità ad essi associate, il progetto PortForward(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, si propone di realizzare la sua visione del porto del futuro: intelligente, verde e interconnesso. «In particolare, ci siamo concentrati sullo sviluppo e sull’implementazione di 10 casi d’uso in 5 porti diversi. Questi casi d’uso si sono concentrati su singole esigenze: alcuni si sono concentrati maggiormente sulla trasparenza dei processi utilizzando tecnologie intelligenti dell’Internet delle cose, mentre per altri si trattava di ottimizzare i processi portuali in base a criteri di impatto ambientale», spiega il coordinatore del progetto Olaf Poenicke. L’approccio centrale(si apre in una nuova finestra) di PortForward consisteva nel consentire l’integrazione dei singoli servizi sviluppati per i casi d’uso, distribuendoli sulla piattaforma PortForward. «Questa piattaforma basata sul cloud fornisce i componenti centrali di un middleware, un’infrastruttura cloud per l’orchestrazione dei servizi e il pannello generale PortForward. I singoli servizi possono così essere collegati e i porti possono scegliere di personalizzare i servizi di cui necessitano», descrive Poenicke.

Servizi e componenti dell’infrastruttura IT per i porti dell’UE

I risultati del progetto sono duplici: servizi sviluppati che mostrano un alto potenziale e la cui implementazione è già stata esplorata nei porti, e componenti dell’infrastruttura IT da sfruttare ulteriormente. Uno dei servizi testati con successo è il Green Yard Scheduler(si apre in una nuova finestra), il programmatore di cantiere verde. «Si tratta di uno strumento di supporto alle decisioni che ottimizza i processi nei terminal di container. Prevede il consumo energetico e le emissioni delle attrezzature per la movimentazione dei container come criteri di ottimizzazione», spiega Poenicke. Questo servizio è stato sperimentato nel porto di Vigo, in Spagna. Un altro servizio, il pannello Port Authority Dashboard(si apre in una nuova finestra), fornisce alle autorità portuali una panoramica olistica sulle prestazioni dei porti ed è stato sperimentato con successo dall’autorità portuale di Napoli e Salerno. «Un altro servizio da evidenziare è l’Assistenza basata sulla realtà aumentata per l’ispezione dei container. In questo caso d’uso, il personale operativo del porto è supportato da un’applicazione di realtà aumentata che utilizza occhiali intelligenti. Gli operatori visualizzano le informazioni rilevanti per i processi di ispezione dei container e possono ricevere il supporto remoto tramite l’applicazione per consentire processi di ispezione più efficienti e senza intoppi», spiega Poenicke. Questo servizio è stato sperimentato nel porto di Livorno. Uno dei componenti dell’infrastruttura IT da sfruttare ulteriormente è la piattaforma PortForward, che consentirà l’integrazione di ulteriori servizi, ad esempio dai progetti gemelli «Il porto del futuro», nell’ambito del programma di Orizzonte 2020. Un’altra soluzione informatica rilevante è il cosiddetto Virtual Twin(si apre in una nuova finestra), sviluppato per il porto di Magdeburgo, in Germania. Consiste in un modello 3D spaziale completo del porto e integra informazioni dinamiche in tempo reale dei tre casi d’uso sviluppati nel porto. In questo modo, le informazioni sui diversi processi e infrastrutture portuali vengono visualizzate in un’interfaccia utente di facile comprensione.

Sensibilizzare i porti sul potenziale della digitalizzazione

Il potenziale economico della digitalizzazione e dell’integrazione dei dati è stato dimostrato nei porti e alle parti interessate. PortForward ha anche posto l’attenzione sull’impatto ambientale dei porti, sulle possibili soluzioni e sugli approcci tecnici del progetto per contribuire a ridurre questo impatto. «Il progetto ha contribuito a dimostrare e convalidare il potenziale della digitalizzazione. Le esperienze acquisite dai porti, utilizzando le soluzioni del progetto, daranno ulteriore impulso alla digitalizzazione dei processi portuali e delle comunità portuali, consentendo così un’adozione più rapida e semplice di altre nuove soluzioni digitali», conclude Poenicke.

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