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La qualità e la sicurezza dell’acqua

Data la ricorrenza del 22 marzo istituita dalle Nazioni Unite, in cui si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, l’episodio di CORDIScovery è dedicato alla qualità e alla sicurezza dell’approvvigionamento di questo elemento fondamentale. Per esplorare i cicli idrologici e le ultime tecniche di monitoraggio dell’inquinamento, proporremo un viaggio che vi porterà dalle altitudini dell’Himalaya fino a immergervi nelle vite segrete delle lumache d’acqua dolce.

Spunti e idee

Cosa ci possono dire le nuove tecnologie per quanto riguarda l’impatto esercitato dai cambiamenti climatici sul ciclo idrologico dell’Himalaya e quali sono gli effetti generati sulle vaste aree geografiche che dipendono dal deflusso dell’acqua? Cosa ci possono insegnare i nuovi approcci all’agricoltura adottati in Cina e come è possibile rendere l’agricoltura intelligente in termini climatici? L’agricoltura di precisione è la chiave per risolvere i nostri problemi? E, in caso affermativo, come possiamo farla funzionare? La quantità di persone che vivono in città è sempre maggiore e il fabbisogno idrico è in costante aumento. In questo contesto, un modo semplice, veloce e accurato di controllare i livelli di inquinamento va accolto con favore. Alla luce della rapida ascesa del settore dell’ecotossicologia, cosa ci possono dire le lumache d’acqua dolce, le sanguisughe e i gamberi sui livelli di microinquinanti presenti nell’acqua? I nostri tre ospiti, il cui lavoro è stato sostenuto dal programma Orizzonte 2020 dell’UE, hanno trovato alcune risposte a queste domande: Walter Immerzeel(si apre in una nuova finestra), docente di Idrologia montana presso l’Università di Utrecht, ha condotto il progetto CAT, che ha approfondito l’interfaccia tra cambiamenti climatici, glaciologia e idrologia. Il ricercatore scientifico José Gomez(si apre in una nuova finestra), attivo presso l’Istituto di agricoltura sostenibile(si apre in una nuova finestra) del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo, ha attinto alla sua esperienza diversificata in ambito di agronomia e scienze del suolo per rivestire il ruolo di co-coordinatore del progetto SHui, che ha colmato la lacuna tra risultati di ricerca e innovazioni sul campo in Cina ed Europa. Didier Neuzeret(si apre in una nuova finestra) è l’amministratore delegato di ViewPoint, un’azienda francese impegnata nel campo della ricerca ambientale e nell’analisi del comportamento animale da 30 anni. ViewPoint(si apre in una nuova finestra) ha ospitato il progetto ToxMate, che ha impiegato il biomonitoraggio, registrando su video i comportamenti di alcuni vertebrati, per controllare i livelli di inquinamento nelle acque reflue.

Ci piacerebbe conoscere la vostra opinione!

Saremo lieti di leggere tutti i commenti che vorrete sottoporci. Inviateci pareri, domande o suggerimenti all’indirizzo e-mail abituale: editorial@cordis.europa.eu.

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