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Virtual reality aided design blending cross-disciplinary aspects of architecture in a multi-simulation environment

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L’ambiente virtuale migliora la collaborazione interdisciplinare per progettare e costruire progetti architettonici complessi

Immaginate un mondo in cui architetti, progettisti e operatori del settore edile si riuniscono in un ambiente virtuale immersivo, collaborando armoniosamente per dare vita a importanti progetti edili. Questa sinergia virtuale era la visione del progetto PrismArch.

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Il processo di progettazione architettonica è contrassegnato da sfide difficili riconducibili al fenomeno dei «mondi paralleli», in cui architetti e ingegneri strutturali, meccanici, elettrici e idraulici lavorano insieme su un progetto, ognuno con requisiti e ruoli distinti. Per ultimare efficacemente un progetto architettonico, è fondamentale instaurare una collaborazione forte e colmare i divari tra queste diverse sfere. Pertanto, occorre uno strumento interdisciplinare versatile in grado di soddisfare le esigenze differenti di ogni disciplina pur permettendo ai professionisti di lavorare sullo stesso progetto contemporaneamente. Le soluzioni attuali, sebbene capaci di modellizzare progetti complessi e creativi, spesso prediligono l’estetica alla funzionalità, limitando così il potenziale delle soluzioni della realtà virtuale.

Un approccio prismatico per un migliore processo decisionale

«L’obiettivo del progetto PrismArch, finanziato dall’UE, era agevolare la suddivisione prismatica dei progetti architettonici, ingegneristici ed edili, consentendo ai professionisti di discipline diverse di comprendere l’impatto delle loro decisioni sull’intero progetto», osserva Spiros Nikolopoulos, coordinatore del progetto. Per riuscire in questo intento, il gruppo di ricerca ha sviluppato una piattaforma rivoluzionaria che integra in uno spazio di lavoro comune settori diversi, tra cui realtà virtuale, computer grafica, apprendimento automatico, fisica computazionale e scienze cognitive. Il risultato è uno spazio di lavoro virtuale multilivello in cui i professionisti di discipline differenti possono collaborare in modo dinamico su progetti complessi.

La collaborazione immersiva in azione

Immaginiamo per esempio una situazione del genere: un architetto accede a un ambiente della realtà virtuale e inizia a progettare la parte esterna di un edificio, mentre l’ingegnere strutturale ne ottimizza la struttura portante. Nel frattempo, una squadra di ingegneri meccanici si occupa dei dettagli degli impianti elettrici e idraulici. Tutte le attività si svolgono nel medesimo spazio virtuale, fornendo una sinergia senza pari e riscontri in tempo reale. Per trasformare in realtà questa visione, PrismArch si è avvalso del potere di Unreal Engine, uno strumento di creazione tridimensionale, che offre un’esperienza di realtà virtuale immersiva per favorire simulazioni avanzate e una comunicazione a più persone basata su avatar. Nel corso del progetto, PrismArch ha ampliato la versione open-source della piattaforma Speckle per collegare le applicazioni software professionali più diffuse alla sua piattaforma di realtà virtuale. «PrismArch mette a disposizione soluzioni per registrare tutte le azioni intraprese durante il processo di sviluppo del progetto, per permettere la tracciabilità e la responsabilità di tutte le decisioni e sostenere il principio del filo rosso», puntualizza Nikolopoulos. «La piattaforma incorpora livelli basati su sfere per disciplinare i ruoli degli utenti, gestire il controllo degli accessi e garantire la giurisdizione rispettosa della privacy, un aspetto determinante in uno spazio collaborativo interconnesso.»

Una collaborazione ottimizzata grazie all’assistenza dell’intelligenza artificiale e ai dati aperti

Eppure, i risultati del progetto non finiscono qui. «PrismArch si spinge oltre i metodi di progettazione tradizionali, integrando la generazione di contenuti assistita dall’intelligenza artificiale per fornire agli utenti soluzioni di progettazione su misura durante la fase di progettazione concettuale e suggerimenti personalizzati basati sui modelli comportamentali dell’utente», afferma Nikolopoulos. Inoltre, PrismArch ha condotto studi di cognizione e usabilità negli ambienti di progettazione assistito dalla realtà virtuale, poi sfociati in 83 linee guida su diversi aspetti della progettazione, dell’esperienza utente, dell’interattività e della collaborazione. Infine, si sono tenute alcune sessioni di valutazione per raccogliere i riscontri sul prototipo della piattaforma di PrismArch. Nel complesso, PrismArch ambiva a rivoluzionare il settore architettonico, ingegneristico ed edile promuovendo la collaborazione multidisciplinare immersiva. «PrismArch offre una piattaforma di realtà virtuale dove estetica, modelli di simulazione e meta-informazioni sono presentati in modo contestuale e completo», sottolinea Nikolopoulos. «Ciò dovrebbe incentivare la rielaborazione agevole della progettazione e la valutazione precisa di nuove scelte di progetto in un ambiente collaborativo.»

Parole chiave

PrismArch, realtà virtuale, collaborazione, costruzione, architettura, intelligenza artificiale, Unreal Engine, Speckle

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