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Un servizio strategico di prevenzione della conflittualità per utenti dell’U-space

Un servizio di rilevamento e risoluzione dei conflitti sviluppato e dimostrato dal progetto TINDAiR, finanziato dall’UE, intende garantire che i futuri velivoli ad alta automazione possano essere integrati in sicurezza nell’affollato spazio aereo urbano.

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In un futuro non così lontano, anziché prendere un taxi o condividere una corsa da una parte all’altra della città, sarà possibile viaggiare in un piccolo velivolo altamente automatizzato che vola a quote inferiori. Nota come mobilità aerea urbana, questa nuova modalità di trasporto è destinata a ridurre le emissioni e ad alleggerire la congestione del traffico. «Tuttavia, prima che questo tipo di mobilità possa spiccare il volo, deve innanzitutto integrarsi in sicurezza nei cieli affiancando l’aviazione con equipaggio esistente e il controllo del traffico aereo», afferma Stéphane Bascobert, presidente dell’azienda Innov’ATM. Per far sì che questo diventi realtà, l’impresa comune SESAR, un partenariato pubblico-privato istituito per modernizzare il sistema europeo di gestione del traffico aereo, sta riunendo le risorse e le competenze specialistiche europee per mettere a punto nuovi concetti operativi e soluzioni per l’integrazione sicura dei droni nello spazio aereo urbano. Insieme, queste soluzioni sono definite U-space. «L’U-space si basa su un livello elevato di digitalizzazione e automazione delle funzioni, a cui si aggiungono procedure specifiche concepite per promuovere un accesso sicuro, efficiente e affidabile allo spazio aereo per folte schiere di droni», spiega Bascobert. È proprio in questo ambito che è stato avviato il progetto TINDAiR, finanziato dall’UE.

Un algoritmo per il rilevamento e la risoluzione dei conflitti

Il progetto, guidato da Innov’ATM e assistito dall’impresa comune SESAR, si occupa di fornire agli utenti dell’U-space un servizio strategico di prevenzione della conflittualità. «Poiché le aree urbane sono molto popolate e numerosi velivoli di dimensioni e velocità differenti si troveranno a condividere lo stesso spazio aereo, è necessario un servizio per prevenire ed evitare le collisioni», osserva Bascobert. Il servizio di TINDAiR comprende sistemi e dispositivi che rilevano eventuali conflitti e diramano avvisi in maniera tempestiva. Mediante un collegamento di comunicazione sicuro, il servizio trasmette istruzioni appropriate per modificare la velocità, la quota e/o la direzione del velivolo secondo le necessità, prevenendo così efficientemente le conflittualità e reindirizzando correttamente i velivoli una volta risolto il conflitto. «Il più importante risultato del progetto è lo sviluppo di un algoritmo potente di rilevamento e risoluzione dei conflitti, in grado di adeguarsi a diversi contesti operativi e di soddisfare i severi requisiti del tempo di risposta imposti dalla gestione del traffico aereo», aggiunge Bascobert.

Una dimostrazione su larghissima scala

Il progetto non ha realizzato solo un servizio di prevenzione della conflittualità, ma ha anche condotto dimostrazioni di successo della sua attuabilità su vasta scala. Le dimostrazioni hanno riguardato una serie di casi d’uso rappresentativi e operativi che prevedeva una combinazione di velivoli con e senza equipaggio. «Nonostante le molte difficoltà normative, tecniche e meteorologiche affrontate, abbiamo eseguito le dimostrazioni con voli reali utilizzando diversi tipi di droni e sistemi differenti che comunicavano tra di loro», evidenzia Bascobert. «I risultati di tali dimostrazioni si sono rivelati molto promettenti alla luce delle prestazioni, del tempo di risposta e dell’efficienza operativa del servizio.»

Un grande passo avanti, ma ancora molto lavoro all’orizzonte

Se da un lato questi risultati costituiscono un importante passo in avanti per rendere concreta la mobilità aerea urbana, dall’altro c’è ancora molto lavoro da fare. Ad esempio, a causa delle restrizioni normative, le dimostrazioni di TINDAiR non si sono potute effettuare nello spazio aereo urbano, un’operazione che però dovrà svolgersi prima che i servizi ricevano la certificazione di omologazione. «Sebbene questo progetto abbia compiuto progressi notevoli nel garantire lo spazio aereo dei droni, non ho dubbi sul fatto che molti dei servizi che abbiamo sviluppato troveranno applicazione nell’ecosistema della mobilità aerea urbana. Tuttavia, la piena integrazione dei droni nello spazio aereo urbano richiede più lavoro, ricerca e tempo», conclude Bascobert. Bascobert e il consorzio di TINDAiR sperano di intraprendere parte del lavoro e della ricerca supplementari tramite un nuovo progetto finanziato dall’UE.

Parole chiave

TINDAiR, mobilità aerea urbana, aviazione, controllo del traffico aereo, gestione del traffico aereo, U-space, trasporto, impresa comune SESAR, servizio strategico di prevenzione della conflittualità, velivolo, droni

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