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Materiali leggeri avanzati, elementi essenziali per rendere le catene del valore più ecologiche

Sostenendo le piccole e medie imprese che sviluppano materiali leggeri avanzati per applicazioni automobilistiche, aerospaziali, energetiche ed edilizie si contribuisce a stimolare l’innovazione industriale, la sostenibilità e la competitività in tutta Europa.

I materiali leggeri avanzati sono fondamentali per incrementare la circolarità dell’economia: riducendo il peso dei componenti e migliorando al contempo le prestazioni offerte, essi consentono infatti di incrementare l’efficienza delle risorse e contribuiscono a decarbonizzare le operazioni industriali. «Ciononostante, questi materiali sono adottati in modo disomogeneo nei vari settori, il che ne limita le potenzialità», afferma Annabelle Sion, la coordinatrice del progetto AMULET(si apre in una nuova finestra), sostenuto dall’UE. Concentrandosi su quattro settori, ovvero automobilistico, aerospaziale/aeronautico, energetico ed edilizio, AMULET ha esplorato il modo in cui massimizzare i vantaggi forniti dai materiali leggeri avanzati e dalle relative tecniche di produzione. In tal modo, il progetto ha aiutato 38 piccole e medie imprese (PMI) attive in 15 diversi progetti a sviluppare soluzioni innovative, mentre oltre 150 PMI hanno beneficiato delle iniziative di sviluppo delle capacità realizzate. Inoltre, più di 200 PMI sono state sostenute a livello economico, direttamente o indirettamente, grazie a un budget di oltre 3 milioni di EUR.

Dare alle PMI un vantaggio competitivo seguendo il motto «tutti per uno, uno per tutti»

I membri del consorzio AMULET hanno sfruttato la loro vasta rete industriale per lanciare un concorso aperto rivolto alle PMI, mettendole dinanzi a 41 sfide da risolvere. «Le PMI concorrenti sapevano che soddisfare le esigenze di queste grandi aziende significava facilitare l’accesso al mercato per le loro soluzioni», aggiunge Sion. Il sostegno fornito da AMULET alle PMI che hanno preso parte al concorso è stato di ampio respiro. In primo luogo, gli studi di fattibilità e gli interventi mirati di ricerca e sviluppo hanno contribuito a far progredire il livello di maturità tecnologica dei materiali leggeri e le attività di produzione in fase di sviluppo, in vista delle dimostrazioni operative. Al contempo, la formazione mirata delle PMI e lo sviluppo delle capacità hanno garantito la disponibilità delle competenze e delle conoscenze necessarie, come le ultime tendenze, le migliori pratiche e i progressi tecnici. «Costruire la capacità di implementare le nuove tecnologie integrando gli obiettivi di sostenibilità nella produzione sin dalle fasi iniziali garantisce alle PMI di rimanere competitive in un mercato in rapida evoluzione», osserva Sion. Il coaching personalizzato business-to-business (B2B) ha inoltre aiutato le PMI a perfezionare i loro modelli di business, ad ampliare la portata delle loro innovazioni e a identificare le opportunità di mercato. «Durante queste fasi di supporto, abbiamo chiesto alle PMI che collaboravano in qualità di consorzio di illustrare in modo costante l’impatto esercitato dalle loro soluzioni e il modo in cui stavano creando nuove catene del valore transfrontaliere», spiega Sion.

Sfide per garantire che i materiali avanzati vadano a beneficio dei settori chiave

Le sfide nel settore automobilistico hanno messo in particolare evidenza i materiali termoplastici e i sensori incorporati per promuovere la riciclabilità e la sostenibilità nella progettazione e nella produzione dei veicoli. In ambito aerospaziale, l’integrazione di materiali avanzati, come leghe ad alta resistenza e nanocompositi, è risultata interessante ai fini dell’efficienza dei consumi e della riduzione dei costi associati alla manutenzione. Questi materiali sono inoltre promettenti al fine di consentire un aumento della capacità di carico e di passeggeri, pur rispettando gli standard di sicurezza e quelli ambientali. Nel campo dell’energia, l’attenzione si è concentrata sui compositi a base di polimeri nella tecnologia delle turbine eoliche e sui materiali biodegradabili concepiti al fine di soddisfare le esigenze di riciclaggio nella transizione verso l’azzeramento delle emissioni di CO2. Per quanto concerne l’edilizia, sono stati sviluppati materiali non solo durevoli e in grado di offrire prestazioni elevate, ma anche efficienti dal punto di vista energetico e riciclabili. Un obiettivo chiave del progetto è stato quello di massimizzare le sinergie tra i quattro settori presi di mira creando legami tra i partecipanti, dando vita ad opportunità di networking e facilitando il trasferimento di tecnologie e conoscenze. Un buon esempio è stato dimostrato dal progetto «ChildSeat», vincitore del primo premio in occasione dei riconoscimenti assegnati da AMULET(si apre in una nuova finestra). «Lavorando con un’azienda di termoplastica e una di stampaggio a iniezione, ChildSeat ha prodotto un poggiatesta destinato a un seggiolino per bambini con fibre di carbonio riciclate dagli scarti della produzione di snowboard», spiega Sion.

Una tabella di marcia dell’innovazione per un ecosistema industriale fiorente

Sion si augura che la recente strategia europea sui materiali avanzati(si apre in una nuova finestra) possa alimentare il tipo di rete di ricerca necessaria per sfruttare in modo più efficace le innovazioni in ambito di materiali leggeri avanzati e tecniche associate. In effetti, per contribuire alla crescita e alla competitività di questo ecosistema dell’innovazione, AMULET ha sviluppato una tabella di marcia politica(si apre in una nuova finestra) che contiene vari tipi di raccomandazioni, dal finanziamento e il sostegno delle PMI alla collaborazione intersettoriale, passando per l’investimento nelle competenze.

Parole chiave

AMULET, materiali leggeri, economia circolare, sostenibilità, decarbonizzazione, automobilistico, aerospaziale, energia, edilizia, termoplastica, biodegradabile, riciclaggio, polimero

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