La stagione in cui… non fare regali? Non comprate questi regali, dicono i ricercatori
È il momento dello shopping natalizio, un'attività che alcuni trovano piacevole, mentre altri stressante: siete alla ricerca di regali di Natale che riflettano i gusti, le esigenze o la personalità dei vostri familiari, amici e colleghi. Scegliete un dono premuroso, qualcosa di utile e pratico, un equilibrio tra stile e comfort oppure un tocco di piacere? In ogni caso, le vostre intenzioni sono buone e di solito non si può sbagliare offrendo dei regali sicuri, ma significativi. Eppure, a volte, quel dono regalato con le migliori intenzioni potrebbe inviare un messaggio indesiderato.
Il dono di (non) dare
Uno studio condotto dalla Florida International University (FIU) negli Stati Uniti sostiene che i regali di miglioramento personale, come l'iscrizione a una palestra o il tè per la perdita di peso, sono una pessima idea. Pubblicati sulla rivista «Journal of Retailing»(si apre in una nuova finestra), i risultati hanno dimostrato che i regali di auto-aiuto fanno sentire il destinatario giudicato, invece che apprezzato: spesso, le persone interpretano questo tipo di doni come simboli. Queste risposte vi suonano dolorosamente familiari? «Pensi che ne abbia bisogno?» «Stai cercando di cambiarmi?» Durante le festività, non è un segreto che le aziende promuovano i propri prodotti di miglioramento come regali ideali; ciononostante, potrebbe essere arrivato il momento di evitare le carte regalo per il botox o i trattamenti per la pelle. «I regali dovrebbero segnalare amore e generosità», ha commentato Linnéa Chapman, co-autrice dello studio e assistente alla cattedra di marketing e logistica presso la FIU, in un comunicato stampa(si apre in una nuova finestra). «Un regalo inteso a suggerire un miglioramento, tuttavia, può minacciare la visione che qualcuno ha di se stesso come amabile e accettabile così com'è, mettendo in discussione un bisogno sociale molto elementare: essere apprezzati senza ulteriori condizioni.» Il team di ricerca ha condotto cinque esperimenti, coinvolgendo oltre 1 300 partecipanti, al fine di confrontare le reazioni ai prodotti di miglioramento personale rispetto alle varietà neutre degli stessi. Per esempio, in un esperimento ai volontari è stato regalato un tè per la perdita di peso «Get Lean» invece di uno marocchino, mentre in un altro caso il regalo era un calendario chiamato «Abilità comunicative» invece di uno intitolato «Lo sapevi?» basato su curiosità. In tutte le situazioni, i destinatari hanno valutato in maniera peggiore il regalo di miglioramento personale, lo hanno criticato di più o sono stati maggiormente inclini a favorire le recensioni online negative. Tuttavia, queste conseguenze negative sono scomparse quando i partecipanti hanno acquistato quegli stessi prodotti per se stessi. L'analisi dei ricercatori ha indicato che il 67% degli intervistati ha ricevuto almeno una volta un regalo di miglioramento personale: tra i doni più comuni di questo tipo, libri di auto-aiuto, abbonamenti ad app di meditazione e iscrizioni in palestra.
Attenzione, imprese!
Lo studio ha anche rivelato che molti destinatari hanno usato i loro sentimenti feriti per scrivere recensioni negative di prodotti online e valutazioni negative che danneggiano i marchi, reindirizzando pertanto la loro frustrazione verso le imprese. «L'intenzione può essere positiva, ma questi regali possono far pensare che la propria versione di se stessi non è adeguata», spiega Chapman. «Ciò può essere doloroso, per cui le persone potrebbero sfogare i propri sentimenti sui prodotti.» I ricercatori raccomandano ai rivenditori di ritardare le promozioni dei prodotti per il miglioramento personale da novembre e dicembre a gennaio. «Un tappetino da yoga a gennaio può significare “sono motivato”», afferma Chapman, che conclude: «Un tappetino da yoga sotto l'albero di Natale, invece, può significare “devi perdere peso”. Quando si tratta di prodotti per il miglioramento personale, è meglio limitarsi a comprarli per se stessi.»