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Environmental Monitoring by Fluorescence Induction and Detection

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Il lievito permette di identificare le sostanze chimiche che danneggiano il DNA

Il lievito è in grado di individuare le sostanze chimiche che danneggiano il DNA. Grazie allo sviluppo di un dispositivo basato sull'impiego del lievito, è possibile riconoscere le sostanze che possono danneggiare l'acido desossiribonucleico (DNA) e risultare cancerogene per l'uomo.

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Questo sistema offre diversi vantaggi rispetto ai test attualmente in uso, i quali sono in grado solo di misurare i tassi di sopravvivenza dei batteri. Il lievito è l'ideale per la rilevazione delle sostanze chimiche cancerogene, poiché il suo sistema di reazione al danno del DNA è incredibilmente simile alle cellule umane. Il lievito, inoltre, può essere utilizzato per individuare con grande precisione danni di diverso tipo, come per esempio, la sollecitazione ossidativa. Questo strumento può essere efficacemente impiegato in programmi di screening prolungati e ad alta intensità. Il danno arrecato al DNA delle cellule del lievito viene rilevato utilizzando una proteina reporter verde fluorescente che si trova in abbondanza negli organismi viventi e che è priva di reagente. Il dispositivo è molto efficace laddove gli agenti lesivi del DNA possono essere individuati entro un'ora ed è possibile effettuare misurazioni simultanee. Grazie all'intensificarsi della ricerca sulle cause del cancro, la possibilità di una cura si prospetta sempre più concreta. Questo strumento in grado di individuare le sostanze chimiche cancerogene può essere impiegato anche nell'identificazione di componenti pericolose nell'approvvigionamento idrico, nonché per effettuare uno screening di tali sostanze.

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