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Contenuto archiviato il 2024-05-27

New genes and targets for osteoporosis

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Approfondimento del ruolo degli ormoni nell'osteoporosi

La relazione tra livelli ormonali, come l'estradiolo, e l'osteoporosi, è stata stabilità già da diversi anni. Malgrado l'esistenza di questa relazione, tuttavia, poco si sa sulle vie specifiche con cui l'estradiolo incide sulla formazione delle ossa.

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Per molti anni si è creduto che l'estradiolo fosse riconosciuto da un'unica forma di recettore dell'estrogeno (ER) negli osteoblasti umani (le cellule di formazione delle ossa). L'ormone quindi attivava specifici meccanismi molecolari, attivati dall'attivazione di quella forma di ER. Nuove scoperte suggeriscono invece che vi sia almeno un'altra forma di ER, con la quale si è scoperto che l'estradiolo interagisce negli osteoblasti umani. La 'nuova' forma di ER ha dimensioni inferiori di quella identificata in origine. Anche se le implicazioni di questa osservazione sono poco chiare, bastano tuttavia per presumere che un certo numero di conclusioni sull'azione dell'estradiolo sul tessuto umano debbano essere riesaminate. In altre parole, questo nuovo dato dovrà essere incluso nei modelli usati per spiegare l'implicazione dell'estradiolo nella formazione delle ossa. In termini di sviluppo di nuovi regimi chemioterapici mirati all'interazione estradiolo-ER, gli approcci attuali dovranno essere modificati. Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarire il meccanismo d'azione e l'interazione dell'estradiolo con le nuove forme di ER. Quando potrà essere presentato un modello chiaro, i gruppi impegnati nello sviluppo di nuove terapie saranno in grado di valutare l'importanza di queste nuove scoperte.

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