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Mechanisms and predictability of decadal fluctuations in atlantic-european climate

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Comprendere l'influsso degli oceani sugli schemi climatici

Svolgere modelli di previsioni meteorologiche su periodi di anni piuttosto che di giorni potrebbe servire ad approfondire la nostra conoscenza del clima terrestre. Lo hanno fatto alcuni scienziati dell'università di Reading, per studiare l'effetto dell'oceano Atlantico settentrionale sul clima dell'Europa.

I modelli GCM (General Circulation Model, noti anche come Global Climate Model) applicano gli stessi principi fisici dei modelli usati per la previsione numerica del tempo. Tuttavia i GCM non servono a prevedere che tempo farà domani. Essi vengono eseguiti su periodi di tempo molto lunghi per studiare le variazioni sul lungo termine del sistema climatico della Terra. I GCM della prima generazione non avevano tenuto conto degli oceani. Esiste invece una relazione importante tra atmosfera e oceano, con flussi di calore, quantità di moto, umidità ed altri fenomeni che avvengono nell'interfaccia aria-mare. Il pensiero attuale sostiene che una previsione accurata della risposta del clima globale a sollecitazioni come l'aumento delle concentrazioni di biossido di carbonio richieda l'inclusione nel modello degli oceani terrestri. Finanziato dal programma EESD, il NCAS Centre for Global Atmospheric Modelling dell'università di Reading ha concentrato la sua attenzione sull'Atlantico settentrionale. La metodologia impiegata dall'NCAS Centre for Global Atmospheric Modelling è stata quella di eseguire da quattro a cinque GCM diversi che abbinavano atmosfera e oceano. Nei modelli sono stati immessi i dati di rianalisi NCEP degli anni dal 1958 al 1998, allo scopo di identificare la variazione naturale su scala decennale. È apparso che il fenomeno del NAO (North Atlantic Oscillation), il ciclo climatico del Mare del Nord guidato dalle fluttuazioni della temperatura della superficie del mare (SST), influisce pesantemente sul clima dell'Europa. Il NAO, per esempio, può fare aumentare la temperatura in certe regioni e abbassarla in altre, portando piogge abbondanti in certe regioni e lasciandone altre in preda alla siccità. Quasi tutte le regioni dell'Atlantico sono implicate nella complessa rete di risposte del sistema, e vanno sviluppando tempi di ritardo significativi. In particolare, la circolazione oceanica globale, causata dall'inabissamento e dalla diffusione d'acqua fredda, era profondamente modificata dallo stato iniziale dell'oceano. Si è scoperto che una risoluzione del modello dell'ordine di quaranta chilometri era sufficiente per catturare il fenomeno fisico essenziale. A misura che crescono le preoccupazioni per il cambio climatico, lavori come quello dell'NCAS Centre for Global Atmospheric Modelling, per far progredire la conoscenza nel campo delle interazioni tra oceano e atmosfera, si rivelano decisivi.

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