Studi sulla corrosione nella combustione dei biogas ricavati dai rifiuti
Uno dei postulati è che le temperature altissime, la pressione e il contenuto di cloro dei gas causino l'accelerazione della corrosione nei tubi metallici reagendo con gli ossidi metallici. Si è pensato che questi elementi reagiscano in presenza dell'ossigeno per formare ossidi metallici complessi di transizione alcalina, come i diossiferrati alcalini, e cloro. Per verificare la teoria, uno studio di laboratorio ha creato scenari di corrosione per metterli alla prova. L'analisi termodinamica condotta sulla teoria della "ossidazione attiva" ha mostrato che l'attività corrosiva può non verificarsi. La presenza di diossiferrati alcalini (NaFeO2, KFeO2) pertanto non spiega né dimostra che siano responsabili della corrosione. Tuttavia la presenza di fasi di miscele complesse di alcali, ossidi alcalini e ossidi di ferro fa pensare che essi rivestano un ruolo più importante nell'accelerazione della corrosione. Prodotti corrosivi derivati in via sperimentale su acciai a basso tenore di lega potrebbero subire esami incrociati usando i diagrammi di fase disponibili. È apparso che l'attività alcalina del metallo, unita alla presenza di cloruri nel surriscaldatore, potrebbe essere l'agente responsabile della corrosione. Ed inoltre, nelle aree surriscaldate, il calcio può rivestire un ruolo importante nell'ossidazione attiva delle superfici di trasferimento di calore, specie quando il contenuto di vapore acqueo è alto e l'anidride solforosa è bassa. Avendo identificato questi elementi critici di corrosione accelerata, ora potrà essere possibile sviluppare metodi per risolverla in modo efficiente Tali metodi potranno incidere positivamente sulla commerciabilità, migliorando i valori di prestazioni e aumentando la longevità dei reattori.