Assottigliamento del mercurio atmosferico
Il progetto THALOZ ha analizzato il ruolo degli alogeni reattivi nella chimica dell'ossidazione atmosferica, il loro impatto sull'ozono, e i conseguenti effetti sul forcing radiativo climatico. Questo sforzo multidisciplinare ha unito osservazioni satellitari, studi di laboratorio, sviluppo e applicazioni di modelli. I dati raccolti sono stati quindi applicati a nuovi modelli per prevedere i cambiamenti nella composizione atmosferica e il forcing radiativo del clima. Più in particolare, sono stati studiati i cambiamenti specifici nella composizione atmosferica di specie tossiche quali l'ozono e il mercurio. Di solito, il mercurio atmosferico si trova in forma elementare e con distribuzione globale. I nuovi dati ad elevata risoluzione relativi all'Antartico hanno invece mostrato che l'assottigliamento del mercurio nella regione si verifica dopo l'alba polare. Secondo lo studio del progetto, radicali BrO e ozono alterano considerevolmente la chimica dello strato limite negli eventi d'assottigliamento primaverile del mercurio nell'Antartico. L'ossidazione del mercurio elementare, cui fa seguito l'adsorbimento e il deposito della forma ossidata, può quindi essere alla base dell'assottigliamento del mercurio. La conclusione è coerente con un recente studio canadese sul sensibile assottigliamento del mercurio gassoso nell'Artico canadese nei mesi che seguono l'alba polare. Nel breve periodo primaverile, quando l'attività biologica raggiunge il massimo, si può prevedere un considerevole input di mercurio atmosferico nell'ecosistema polare. Questa importante caratteristica del ciclo globale del mercurio può avere serie implicazioni sull'ambiente e la salute pubblica.