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Easy Composition in Future Generation Component Systems

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Una macchina da composizione per documenti web attivi

A misura che i sistemi informatici diventano più potenti e la capacità e la larghezza di banda della rete aumentano, vanno emergendo nuovi modelli per lo sviluppo di tecnologie d'infrastruttura. Con l'intento di introdurre vantaggi in quest'area, è stata sviluppata una macchina da composizione unificata per supportare la composizione attraverso modelli a componenti plurimi.

Uno dei componenti fondamentali dei sistemi intercollegati sono i documenti attivi. Diversamente da quelli tradizionali passivi, i documenti attivi archiviano i dati ricavati da media diversi e integrano in modo uniforme software e dati. Essi inoltre forniscono informazione in una forma adattabile alle esigenze dell'utente. L'idea di base è che gli utenti in un sistema collegato in rete dovrebbero non solo essere in grado di comunicare con altri utenti, ma anche di interagire con i documenti. Il progetto EASYCOMP intendeva appunto sviluppare una tecnologia che consentisse la costruzione di applicazioni web a partire da componenti riutilizzabili e già testati, invece di doverli preparare appositamente. Le pagine web interattive, i siti guidati da database, le applicazioni di commercio elettronico e gli oggetti web supplementari possono essere composti usando componenti preesistenti ed essere liberamente personalizzati, invece di sviluppare componenti e applicazioni su misura. Negli ultimi anni, sono emersi modelli di componenti come i componenti basati su XML, oltre ai componenti software che forniscono gli standard per l'implementazione dei componenti e la loro interoperabilità. L'attuale macchina da composizione supporta la composizione attraverso modelli a componenti plurimi. Questi includono il linguaggio di programmazione heitml/RADpage, un componente XML object-oriented che contiene molte funzioni adatte per l'integrazione con componenti e una tag library JavaBeans. Tuttavia i rigidi standard che stabiliscono come deve essere costruito un componente e la sua dipendenza dai servizi forniti da un certo modello di componente sono un fattore di limitazione. Il problema dell'accesso ai componenti attraverso i differenti modelli e dell'implementazione dei nuovi componenti in modo indipendente dalla piattaforma è stato risolto usando il VCF, Vienna Component Framework. Questa macchina da composizione unificata potrebbe risultare vantaggiosa per i designer di applicazioni web che non conoscono la programmazione, mentre i programmatori possono creare in più programmi e componenti. Il riutilizzo di parti esistenti potrebbe portare a dei cicli di sviluppo più corti, ad una maggiore qualità, ad una maggiore funzionalità e dunque a costi ridotti. I copyright della macchina da composizione unificata che è stata sviluppata sono già stati registrati, e i ricercatori intendono formare accordi di collaborazione allo scopo di licenziare e commercializzare il nuovo software.

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