European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
Contenuto archiviato il 2024-05-27

Artificial Mouse

Article Category

Article available in the following languages:

Quando i robot avranno i baffi

Gli ingegneri hanno iniziato ad ammirare i modelli raffinati e l'adattabilità di sistemi biologici come i baffi di topi e ratti. Inoltre, i biologi sono sempre più interessati all'uso di sistemi artificiali come banco di prova per la loro ricerca.

Economia digitale icon Economia digitale

La percezione tattile che hanno topi e ratti con i baffi è simile alla percezione che ha l'uomo con la punta delle dita. Considerando le migliaia di recettori tattili sulle punte delle dita, è incredibile che solo 30 baffi su ogni lato del volto dei roditori consentano loro di muoversi in ambienti complessi e al buio. Questo potenziale unico dei baffi come sensori di contatto versatili che necessitano di un contatto minimo con gli oggetti e che sono indipendenti dalla luce è stato il fattore che ha attirato l'attenzione dei partner del progetto AMOUSE. Per studiare la morfologia adatta di array di sensori composti da baffi artificiali montati ai lati di un robot mobile, gli ingegneri hanno collaborato con biologi e neuroscienziati. Il "topo artificiale" era dotato di 12 baffi artificiali e di una telecamera che fungeva da modello biomimetico per studiare il modo in cui i roditori elaborano le informazioni sensoriali tattili. Si potrebbe inoltre studiare l'interazione tra i diversi sistemi sensoriali: visivo e somatosensoriale. Nello specifico, sono state prese in considerazione le questioni relative all'importanza della morfologia degli array di baffi per la capacità del "topo artificiale" di muoversi in un'arena sperimentale senza trovare ostacoli. Evitare gli scontri è di importanza fondamentale per i robot mobili. In passato l'implementazione era avvenuta con sensori ottici che dipendevano, però, da un ambiente illuminato e, inoltre, comprendevano un'elaborazione delle immagini computazionalmente onerosa. Valutare le distanze e riconoscere la forma degli oggetti incontrati con una sonda meccanica era la sfida raccolta dai partner di progetto del Max-Planck Institute for Psychological Research. L'angolo di deviazione e i segnali di velocità dei baffi artificiali hanno fornito le informazioni essenziali sulla posizione dell'oggetto target ed hanno formato la base per il riconoscimento della sua forma. La misurazione delle distanze di contatto ad angoli di protrazione variabili ha consentito la discriminazione tra oggetti rotondi con una curva variabile e persino cubi o cilindri. La forma degli oggetti con superficie liscia si poteva identificare con un baffo singolo, mentre due o più baffi disposti verticalmente l'uno rispetto all'altro fornivano funzioni sensoriali più avanzate. L'elemento più importante sono probabilmente i nuovi concetti offerti agli scienziati, che potrebbero aiutarli a capire il modo in cui i roditori riconoscono le forme usando i baffi.

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione