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Biomimetic optical sensors for environmental endocrine disruptor screening

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Materiale biomimetico per la caratterizzazione dei campioni d'acqua

Con lo scopo di far fronte al bisogno pressante di valutare migliaia di sostanze chimiche presenti nei prodotti di uso comune in riferimento al loro potenziale come interferenti endocrini, un progetto finanziato dall'UE ha introdotto nuovi materiali con capacità di riconoscimento uniche.

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Gli interferenti endocrini (IE) possono interferire con il sistema riproduttivo dell'uomo e degli animali imitando gli ormoni. Un grande numero di sostanze chimiche con potenziale attività endocrina si trova nelle sostanze chimiche industriali, nei pesticidi e nei medicinali, ma anche nei prodotti naturali come i fitormoni. Nel corso del progetto MENDOS, durato tre anni, sono stati fatti molti passi avanti verso lo sviluppo di nuovi sistemi di analisi per gli IE. Con lo scopo di superare le tecnologie attuali che si affidano quasi esclusivamente a saggi biologici o biochimici, i ricercatori presso la ARC Seibersdorf research GmbH hanno progettato sistemi artificiali che imitano le loro capacità di riconoscimento naturali. I polimeri a stampo molecolare (MIP), che con la loro struttura possono riconoscere inquinanti prioritari come il benzo[a]pirene BaP, sono stati sintetizzati in massa e in forma di microsfere. Oltre alla selettività, le dimensioni dei granuli dei MIP sono state considerate estremamente importanti dato che sono direttamente collegate alla loro capacità di affinità. Le dimensioni e la morfologia dei MIP si potrebbero controllare variando le condizioni di polimerizzazione e la concentrazione di 4-vinilpiridina o divinilbenzene incorporati come monomeri reticolanti tra catene polimeriche. La valutazione cromatografica ha rivelato una selettività pronunciata dei MIP sviluppati con dimensioni tra 10 e 25μm. Inoltre, le elevate proprietà di legame anticorpo-simile hanno indicato i MIP come promettenti sostanze assorbenti per l'estrazione in fase solida (SPE). È stato dimostrato che i MIP reggono positivamente il confronto con gli assorbenti SPE disponibili in commercio in termini di selettività e recupero. È stato provato che i MIP rimangono stabili in condizioni chimiche rigide e che è possibile applicare un'ampia serie di agenti chimici leganti e di eluzione senza perdere le capacità di rilevamento e riconoscimento. I partner del progetto MENDOS hanno riconosciuto nei MIP un robusto mezzo per estrarre selettivamente il BaP da campioni acquosi complessi, inclusa l'acqua di rubinetto e l'acqua lacustre.

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