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Contenuto archiviato il 2024-04-22

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Articoli di approfondimento - Ricerca sul cloud computing stimola spin-off tecnologico

I servizi basati sui cloud stanno potenziando molte applicazioni di consumo comune quali la posta elettronica, lo streaming di musica e la condivisione di fotografie. La ricerca sul cloud computing finanziata dall'UE sta fornendo una serie di spin-off tecnologiche e di know-how destinate a essere integrate nei servizi e nelle attività di consulenza commerciali dei cloud.

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Il bello del cloud sta nel fatto che tratta le risorse, le informazioni e i servizi come una utility (come una rete elettrica) condivisa su Internet o su altre reti. Archiviare dei dati nel cloud è, per esempio, un prezioso back-up o un'alternativa più economica per le piccole imprese, rispetto all'acquisto di grandi risorse di calcolo. Il progetto Reservoir ("Resources and services virtualisation without barriers"), finanziato dall'UE, è stato istituito per dare una spinta al cloud computing, per creare la piattaforma software e i protocolli necessari per consentire alle piccole e medie imprese di combinare i loro centri dati in un grande servizio cloud federato in grado di competere su scala più vasta. Questo progetto su scala industriale ha generato diverse tecnologie spin-off, tra cui le "Virtual application networks" (VAN) sviluppate dal Research Lab della IBM di Haifa, in Israele. Le VAN consentono la creazione e la migrazione dinamica delle reti virtuali, che possono estendersi oltre le sottoreti, i siti web e anche le aziende. La tecnologia VAN è essenziale per realizzare la visione di Reservoir di un cloud computing federato, perché crea un livello di astrazione che rompe il legame tra la topologia della rete logica - come la mappa della rete - e l'infrastruttura fisica. Pertanto, un'applicazione può essere implementata in un unico cloud o divisa tra diversi cloud senza applicare alcuna modifica. In realtà, queste reti virtuali sono mobili e indipendenti da qualsiasi ubicazione, per cui i componenti di qualsiasi applicazione possono spostarsi liberamente all'interno del cloud federato, senza perdere la connettività. Si tratta di una tecnologia sofisticata che spinge il paradigma cloud in un nuovo territorio. E il team IBM è pronto a sviluppare ulteriormente la "prova di concetto" delle VAN. Partendo dai risultati ottenuti da Reservoir, la IBM Israele sta anche sviluppando tecnologie per fornire ai gestori di cloud strumenti di automazione avanzati e per creare un nuovo "Placement optimisation engine" (POE) e un nuovo strumento di controllo di ammissione. Motori e strumenti I gestori di cloud usano POE per trovare il miglior modello di bilanciamento del carico per far fronte alla domanda, ma la squadra di Haifa ha perfezionato ancora di più il concetto. Il nuovo POE può accettare obiettivi di ottimizzazione collegabili, affinché i gestori possano scegliere tra le priorità. Per esempio, un gestore potrebbe richiedere il bilanciamento ottimale del carico per distribuire il carico di lavoro tra tutti i server fisici, al fine di potenziare al massimo le prestazioni, mentre l'obiettivo di un altro potrebbe essere la riduzione del consumo energetico, attraverso il consolidamento del carico nel minor numero di server possibile. Inoltre, il sistema può essere progettato per cambiare le preferenze nel tempo. Per esempio, i gestori possono richiedere il massimo delle prestazioni durante le ore lavorative e un basso consumo di energia in tutti gli altri momenti. Il POE può persino ottimizzare un processo particolare all'interno del cloud, basandosi su concetti come il costo, la posizione geografica, la sicurezza e la fiducia. La componente di controllo di ammissione è forse ancora più intelligente. Essa utilizza una tecnica chiamata multiplexing statistico che consente ai gestori di cloud di sovraimpegnare le risorse, continuando tuttavia a rispettare gli accordi di livello di servizio (Service level agreements, SLA), cosa essenziale per il buon funzionamento dei servizi cloud. Le tecniche statistiche minimizzano notevolmente la probabilità di congestione, anche quando la capacità totale potrebbe essere inferiore alla domanda complessiva. Questi componenti possono anche essere integrati in diversi prodotti di gestione cloud o piattaforme, come ad esempio Claudia e OpenNebula, una serie di strumenti open source di gestione cloud per creare cloud privati, pubblici e ibridi. Grazie all'impegno di Reservoir, la piattaforma OpenNebula si sta diffondendo come versione commerciale potenziata. C12G Labs offre servizi di consulenza, formazione, progettazione e supporto per OpenNebulaPro. C12G Labs intende sottolineare che OpenNebula non è un'edizione a "servizio limitato" di OpenNebulaPro. Piuttosto, la versione Pro contiene strumenti aggiuntivi che semplificano l'implementazione e la gestione dei cloud. C12G Labs gestisce il progetto OpenNebula.org e contribuisce alla sua sostenibilità a lungo termine, dedicando una parte delle sue risorse tecniche per sostenere e sviluppare OpenNebula. Il contributo del progetto Reservoir è ora considerato un passo importante per lo sviluppo di OpenNebula, perché la maggior parte delle caratteristiche più avanzate della piattaforma sono state guidate dagli scenari di utilizzo del progetto. OpenNebula offre ora una gamma di strumenti avanzati per la gestione e il supporto della federazione e dell'interoperabilità dei cloud. Il partner del progetto Telefonica I+D ha creato una spin-out del progetto con l'intenzione di utilizzare Claudia per offrire servizi cloud globali per la telefonia. La piattaforma offre ai fornitori di servizi la possibilità di gestire al meglio, e in maniera dinamica, i diversi tipi di cloud o i servizi attualmente distribuiti. Per esempio, sostiene la struttura IaaS (Infrastructure as a service), che significa assegnare potenza di elaborazione di dati e risorse di archiviazione ai fornitori di servizi. Fornisce anche il modello PaaS (Platform as a service), che fornisce agli sviluppatori un ambiente basato sul cloud per lo sviluppo di applicazioni o servizi, fornendo elementi utili per la loro costruzione. Un altro tipo di configurazione cloud che ospita applicazioni è il SaaS (Software as a service). Queste applicazioni possono eseguire programmi che vanno dalla semplice elaborazione di testi, fino a strumenti di pianificazione delle risorse aziendali (Enterprise resources planning, ERP). E la piattaforma Claudia elaborata in Reservoir gestisce servizi nel loro complesso, controllando la configurazione dei componenti, le reti virtuali e il supporto di archiviazione. Ottimizza l'utilizzo scalando i servizi dinamicamente verso l'alto (o verso il basso), secondo le necessità. Un'altra spin-off del progetto Reservoir è stato il quadro Lattice, sviluppato dal University College di Londra. Lattice è uno strumento di monitoraggio che è stato costruito per sorvegliare su larga scala gli ambienti TI altamente dinamici. Nell'ambito di Reservoir è stato usato per il monitoraggio dei cosiddetti "servizi in esecuzione, ambienti virtuali e host fisici". Lattice è un ambiente open source, che può essere integrato in molti sistemi di monitoraggio. Mentre Reservoir ha contribuito a sviluppare con successo una vasta gamma di tecnologie, molte delle quali sono già o saranno presto presenti in applicazioni commerciali, il progetto non riguardava soltanto la tecnologia. Esso ha anche contribuito a sviluppare competenze in vari membri del consorzio. Telefonica in Spagna, Thales in Francia e CETIC in Belgio hanno in programma di offrire servizi di consulenza sul cloud computing basati in gran parte sulle conoscenze acquisite nel progetto finanziato dall'UE. In definitiva, Reservoir ha creato una vasta gamma di piattaforme e strumenti e ha contribuito notevolmente ad aumentare l'esperienza di cloud computing in Europa. Il progetto Reservoir ha ricevuto un finanziamento di ricerca di 10,53 milioni di euro (del bilancio totale di 17,17 milioni di euro) nell'ambito del sottoprogramma "Architetture, infrastrutture e ingegneria di servizi e software") nell'ambito del Settimo programma quadro dell'UE. Link utili: - "Resources and services virtualisation without barriers" - Record dei dati del progetto Reservoir su CORDIS Articoli correlati: - Seminare cloud tra le PMI europee - Progetto UE per una migliore gestione degli ambienti che richiedono un'intensa elaborazione di dati - Architects and engineers bridge the grid chasm - Good view from the clouds