Skip to main content
European Commission logo print header

Article Category

Story

Article available in the following languages:

Articoli di approfondimento - Servizi garantiti possono far crescere il cloud

L'utente magari non se ne rende conto, ma quando accede a un programma di webmail, utilizza il "cloud computing". Questo modo di utilizzare la capacità di calcolo o il software in hosting da parte di terzi sta diventando una cosa comune. Ma per crescere ulteriormente, queste piattaforme devono diventare più affidabili in modo che le aziende possano fidarsi completamente di loro. Ricercatori finanziati dall'UE hanno prodotto una piattaforma di gestione che fa proprio questo.

Economia digitale icon Economia digitale

Secondo una recente relazione, "Sizing the cloud", della Forrester Research, il mercato globale del cloud computing potrebbe raggiungere i 241 miliardi di dollari USA (oltre 178 miliardi di euro) entro il 2020. Tuttavia, questo mercato estremamente importante, che già valeva 40,7 miliardi di dollari USA (oltre 30 miliardi di euro ) nel 2010, presenta ancora alcuni problemi di affidabilità. Problemi che sono stati affrontati dal progetto "Empowering the service economy with SLA-aware infrastructures" , ovvero SLA@SOI, finanziato dall'UE. Affinché le aziende possano basare i loro servizi più sensibili su piattaforme cloud, hanno bisogno di sapere quale livello di servizio riusciranno a garantire ai clienti. Secondo il coordinatore del progetto, il dottor Wolfgang Theilmann della SAP in Germania, "Il mercato è attualmente poco servito perché non vi è alcuna garanzia formale della qualità dei servizi." I fornitori di servizi cloud a loro volta dipendono dai fornitori di servizi Internet e dalle relative infrastrutture e operatori di telecomunicazione. Con tanti strati di interdipendenza diventa difficile sapere ciò che può essere promesso ai clienti del cloud-computing. Il progetto SLA@SOI ha realizzato un quadro di gestione completo per gli "Accordi sul livello di servizio" (SLA), nonché supporto per la sua integrazione con le attuali piattaforme di prestazione di servizi. "Questo è un fattore chiave per i servizi cloud", dice il dottor Theilmann. "In questo momento sono provvisti di scarse garanzie - le imprese non possono mettere servizi sensibili su questo tipo di cloud, pertanto, senza questi SLA non decolleranno come servizi B2B." Il dottor Theilmann fa l'esempio dell'esperienza del consumatore al momento dell'acquisto di un auto: la documentazione fornita con il prodotto descrive la velocità massima e fornisce garanzie per la manutenzione. Questo contrasta con l'esperienza di utilizzo dei servizi software, che sono generalmente caratterizzati da garanzie della qualità poco chiare per quanto riguarda la velocità, il carico, ecc. Tutta la responsabilità è caricata sul consumatore - l'acquirente - e questo sta rallentando l'adozione di tali servizi da parte delle imprese. Un altro esempio: molti utenti sono felici di fare telefonate o anche videochiamate gratis tramite internet, ma questo avviene senza alcuna garanzia di qualità. Se vogliamo migliorare la qualità o l'affidabilità possiamo anche essere disposti a pagare, ma non senza un SLA che garantisce il livello di servizio per il quale stiamo pagando. Oggi , i negoziati SLA vengono effettuati dagli esseri umani attraverso modalità di lavoro tradizionali basate su contratti, come l'utilizzo di documenti scritti. "Abbiamo lavorato alla formalizzazione - dice il dottor Theilmann - per sviluppare "una negoziazione e un monitoraggio degli SLA su supporto informatico e automatico da parte del gestore, attraverso diversi livelli." La piattaforma messa a punto dal progetto è in grado di rendere i servizi più prevedibili, nonché di fornire negoziati degli SLA e fornitura di servizi basati su tali SLA. In fase di esecuzione il sistema fornisce un monitoraggio e aggiornamento continuo degli SLA per soddisfare lo SLA negoziato. L'UE ha stanziato 9,63 milioni di euro del bilancio totale di 15,21 milioni di euro del progetto, che è durato tre anni. La piattaforma prodotta dal progetto è in grado di gestire l'intera catena di fornitura dei fornitori di servizi, creando la mappatura SLA dai livelli più elevati a quelli più bassi. Offre quindi una trasparenza delle condizioni di servizio sia per il consumatore che per il fornitore di servizi. Comprendere e garantire la catena di servizi "La sfida era quella di esprimere le varie esigenze", dice il dottor Theilmann. "Avevamo bisogno di capire i sistemi TI basati su servizi coinvolti, in modo da capire quali livelli di prestazioni i fornitori di servizi riescono a garantire." Egli continua: "Spesso non sanno quello che sono in grado di garantire ed è una delle ragioni per cui tendono a spostare il rischio sul consumatore." Il progetto doveva riuscire a comprendere la qualità delle misure per i diversi elementi e livelli dei servizi e delle infrastrutture TI. Per trovare una soluzione, era necessario tener conto dei punti di vista dei diversi soggetti interessati". Ci sono tre livelli di servizi di cloud computing: IaaS (Infrastructure-as-a-Service - fondamentalmente, il noleggio di un computer su Internet come, ad esempio, Amazon EC2), PaaS (Platform-as-a-Service - ad es. Google App Engine, che esegue le applicazioni senza che l'utente abbia bisogno di middleware, webserver o database) e il più alto livello, SaaS (Software as Service - come ad esempio Yahoo Mail, in cui non è necessario installare alcun software). La piattaforma SLA@SOI è applicabile a tutti questi livelli; consente ai fornitori di IaaS di allocare le infrastrutture in base alle esigenze di più alto livello di servizio, e permettendo ai clienti SaaS di negoziare e di garantire il livello di servizio di cui hanno bisogno. Può persino consentire agli aggregatori di servizi di offrire servizi raggruppati e interdipendenti come pacchetto unico. "C'è sempre uno scambio tra qualità e costi ad ogni livello - dice il dottor Theilmann - in modo da scomporre i livelli di servizio desiderati e calcolare l'infrastruttura necessaria al fine di consegnarli." "In passato, avremmo avuto bisogno di un progetto su misura per il cliente per adattare un sistema specifico per queste esigenze, ma ora la nostra piattaforma standard ed economica aumenta il tipo di società capaci di essere fornitori di servizi", spiega. "Se è più facile affrontare questi rischi, allora le piccole imprese possono entrare nel mercato. Siamo già stati contattati da aziende più piccole interessate al quadro Open Source per integrare la nostra soluzione." L'Open Source apre le porte al mercato "Lo abbiamo creato come un progetto Open Source" - dice il dottor Theilmann - perché il nostro obiettivo non era quello di creare una spin-off. La strategia è che gli operatori possono prenderlo e integrarlo nel loro sistema di gestione." In effetti, alcuni dei partner industriali del progetto lo stanno già integrando: Intel lo sta applicando nella gestione delle risorse infrastrutturali e di rete; Telefónica, in Spagna, lo applica a servizi di telecomunicazione a valore aggiunto per i consumatori privati; l'azienda italiana Ingegneria Informatica spa ha sviluppato un'applicazione di e-Government per il settore sanitario; SAP lo ha applicato agli SLA della gestione delle risorse aziendali e per sostenere una mossa verso le soluzioni basate sul cloud; Xlab, una PMI slovena, lo usa per le videoconferenze. Anche altri due centri di ricerca nel progetto, la Fondazione Bruno Kessler (FBK ) e il Informatik Forschungszentrum dell'Università di Karlsruhe (FZI), stanno sviluppando ulteriormente i risultati. Lo stadio successivo è quello di integrare nella piattaforma i servizi non-cloud, svolti dal personale. Per esempio, se i fornitori di servizi eseguono una hotline di supporto, allora la piattaforma ne sosterrà anche la gestione di garanzie di qualità, come ad esempio il tempo necessario per fornire una risposta all'utente. Le aziende devono essere in grado di raccogliere le statistiche e monitorare il carico di lavoro e le prestazioni di tali funzioni di back office al fine di gestire il loro SLA complessivamente. "C'è una forte tendenza verso soluzioni per servire gli utenti mobili e ora, con una migliore connettività e mobilità, ci sono molte buone ragioni per fornire questi clienti", osserva il dottor Theilmann. SLA@SOI è un progetto strategico che fa parte dell'Iniziativa NESSI (Networked European Software and Services Initiative), una piattaforma tecnologica europea (PTE). È stato finanziato dal Settimo programma quadro dell'UE (7° PQ), nell'ambito del sottoprogramma e della linea di bilancio delle TIC "Architetture di servizi e software, infrastrutture e ingegneria". Link utili: - "Empowering the service economy with SLA-aware infrastructures" - Record dei dati del progetto SLA@SOI su CORDIS - Iniziativa NESSI - Networked European Software and Services Initiative Articoli correlati: - Ricerca sul cloud computing stimola spin-off tecnologico - Progetto UE per una migliore gestione degli ambienti che richiedono un'intensa elaborazione di dati - Architects and engineers bridge the grid chasm - Good view from the clouds