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Development of a Guided Long Range Ultrasonic Inspection System for the examination of offshore subsea Risers, Steel Catenary Risers (SCRs) and Flowlines

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L'ispezione delle condotte e la sperimentazione a nuove profondità

Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo incremento delle perforazioni petrolifere e delle attività estrattive in mare aperto in acque profonde, per cui appare indispensabile migliorare le ispezioni e le verifiche dei componenti in base a parametri più rigidi.

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Anche se le tubazioni utilizzate in varie piattaforme petrolifere marine sono realizzate nel rispetto degli standard più rigidi, è possibile che non riescano a giungere fino alla fine del loro ciclo di vita senza subire guasti. Le ricerche indicano che i difetti di saldatura originari possono rimanere occulti ai collaudi non distruttivi e alle ispezioni; il problema si complica ulteriormente, poi, se si considera che le tecniche di collaudo non distruttive non possono essere applicate dopo l'installazione dei componenti nell'ambiente sottomarino. Da ciò sorge l'esigenza di collaudi non distruttivi di componenti in opera e dell'ispezione delle tubazioni flessibili a catenarie d'acciaio e delle condotte libere sottomarine. Le sollecitazioni, la corrosione e le rotture non rilevate potrebbero causare guasti prematuri ed enormi problemi di inquinamento ambientale. Il progetto Risertest ("Development of a guided long range ultrasonic inspection system for the examination of offshore subsea risers, steel catenary risers (SCRs) and flowlines") si proponeva di realizzare una soluzione di monitoraggio ad ampia scala per il rilevamento del degrado causato dal tempo nelle tubazioni flessibili e nelle condotte sottomarine. Dal progetto, finanziato dall'UE, è emerso che lo sviluppo di test a onde ultrasoniche guidate potrebbe ovviare ai limiti dell'attuale tecnologia e incrementarne notevolmente l'applicabilità e la produttività. Sono stati valutati i requisiti di sistema e i test hanno evidenziato la possibilità di trasmettere onde guidate a ultrasuoni nell'acciaio a pressioni esterne superiori a 150 bar, equivalenti a una profondità di 1.500 metri. I prototipi di trasduttori sviluppati si sono rivelati molto efficienti a tutte le pressioni e in un ulteriore test il trasduttore ha continuato a funzionare regolarmente anche dopo l'applicazione di una pressione di 200 bar, equivalente a una profondità di 2.000 metri: l'obiettivo del progetto. I partner del progetto Risertest hanno effettuato una serie di esperimenti su tubazioni nude e rivestite, per determinare il rendimento delle onde guidate nella rivelazione di difetti del metallo, ad esempio la corrosione. Dai risultati è emerso che un approccio simile è fattibile per le tubazioni rivestite, con una lunghezza massima di ispezione fino a 12-15 metri. Con il progetto Risertest, inoltre, è stato analizzato il rendimento dei test ultrasonici ad ampio raggio per la rivelazione di rotture progressive da sollecitazioni, adoperando un sensore montato permanentemente per la resistenza alle sollecitazioni dell'apparecchiatura a risonanza. Il sistema di trasduttori montato permanentemente potrebbe controllare condotte e tubazioni flessibili per lunghi periodi, individuando il degrado causato dal tempo, ad esempio le rotture da sollecitazioni. Gli studi sul campo hanno dimostrato l'applicabilità del sistema e i risultati dei test nell'acqua sono molto simili a quelli ottenuti nei test nell'aria. Dal momento che le compagnie petrolifere si rivolgono a specialisti esterni per tutti i requisiti di ispezione e manutenzione, i progressi in questo settore sono molto promettenti dal punto di vista delle opportunità commerciali per le piccole e medie imprese europee che si occupano di ispezione e manutenzione.

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