Rafforzamento dei rapporti con i nostri vicini orientali
Il progetto ENEPO ("EU Eastern neighborhood: Economic potential and future development") è stato concepito allo scopo di analizzare il potenziale della Politica europea di vicinato (PEV) e del partenariato strategico UE-Russia in vista del rafforzamento dei rapporti tra l'UE allargata e i nuovi Stati indipendenti (facenti parte dell'ex Unione sovietica) (NSI). Prima dell'avvio del progetto ENEPO, le iniziative nell'ambito della ricerca e l'analisi principale degli scambi, degli investimenti e della migrazione di manodopera non prevedevano la cooperazione dell'UE con i NIS, conosciuti anche con il nome di Commonwealth di Stati indipendenti (CIS - Commonwealth of Independent States). In tale scenario, il progetto finanziato dall'UE era incentrato sulla circolazione della manodopera, sugli scambi, sulla cooperazione tecnica e sugli investimenti, così come sull'accelerazione delle riforme economiche e governative nei NSI. L'approccio innovativo era caratterizzato da un'enfasi sull'interdipendenza reciproca tra queste aree di cooperazione. Concepita in vista di un miglioramento della conoscenza relativamente ai rapporti economici e politici tra l'UE e i CIS, oltre che dei problemi e delle sfide in termini di sviluppo di questi ultimi, l'iniziativa ENEPO si prefiggeva anche l'obiettivo di contribuire allo sviluppo politico e a un processo decisionale più informato per tutte le parti coinvolte. I contributi apportati dalla ricerca e dagli studi hanno condotto a numerose importanti conclusioni e raccomandazioni politiche. Quanto allo sviluppo economico, grazie allo studio in questione, si è giunti alla conclusione che tutti gli Stati CIS debbano continuare a percorrere la strada delle riforme economiche, istituzionali e politiche al fine di completare il proprio passaggio verso le economie basate su mercati democratici e liberali. L'UE è in grado di offrire il proprio aiuto in tale direzione, oltre che nell'ambito dello sviluppo di riforme democratiche dei sistemi politici, attraverso la liberalizzazione dello spostamento dei popoli, la promozione di accordi di libero scambio "profondi", mettendo a disposizione il proprio sostegno all'apprendimento istituzionale e un'assistenza tecnica più mirata e disciplinata, tra le altre forme di contributo allo sviluppo. Le analisi condotte dai partner del progetto ENEPO hanno anche dimostrato che la profonda liberalizzazione degli scambi a base allargata è in grado di garantire agli esportatori dei CIS un migliore accesso al Mercato interno dell'UE e di raggiungere un'armonizzazione istituzionale parziale con l'acquis communautaire dell'UE. Oltre a fornire il proprio contributo nell'ambito del miglioramento del clima commerciale e degli investimenti nei CIS, tale approccio possiede anche il potenziale per il raggiungimento della stabilità economica, sociale e politica nel vicinato orientale dell'UE. Un altro fattore chiave è rappresentato dalla liberalizzazione del movimento dei popoli finalizzato a un miglioramento degli scambi nell'ambito dei servizi e alla cooperazione in termini di istruzione, scienza e cultura, per citare solo alcune aree importanti. Il rafforzamento del potenziale per la migrazione legale determina anche l'apporto di benefici all'UE in modo più prolungato, dovuto a un processo di invecchiamento della popolazione e di riduzione del tasso di natalità. Nell'area dell'approvvigionamento e dei transiti energetici, le soluzioni orientate al mercato che contribuiranno alla depoliticizzazione del settore sono richieste da ambo i lati in vista di un miglioramento della cooperazione EU-CIS. I risultati dello studio ENEPO sono chiaramente finalizzati ai vantaggi derivanti da riforme complete orientate al mercato, alla liberalizzazione e all'integrazione con un'agenda di rapporti bilaterali guidati da obiettivi finalizzati all'integrazione e alla modernizzazione a lungo termine.