Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Story
Contenuto archiviato il 2024-04-23

Article available in the following languages:

Storie di successo RST - Giovani innovatori si buttano su strutture composite di velivoli

Sebbene i materiali compositi siano più leggeri e resistenti rispetto a quelli tradizionali, il loro utilizzo nella produzione di strutture di aeromobili è limitato dai costi elevati. Oggigiorno, un'ingegnosa PMI europea ha sviluppato un nuovo metodo per la costruzione di un cono di coda per aeromobili in materiali compositi che contribuiranno a far decollare velivoli più performanti.

Tecnologie industriali icon Tecnologie industriali

Fondata da tre ambiziosi studenti di ingegneria e partita inizialmente con assegni di ricerca accademici, l'azienda francese Coriolis Composites S.A.S è una PMI innovativa specializzata nello sviluppo, nella commercializzazione e nella distribuzione di tecnologie per la posa di fibre. Alexandre Hamlyn, direttore tecnico di Coriolis, afferma che l'azienda è nata grazie a tre giovani ingegneri che desideravano creare scafi di yacht di migliore qualità in modo automatico. "La navigazione era la nostra passione", afferma. "Tutto qui". Ma nel giro di pochi anni, il loro impegno nel più vasto universo dei materiali compositi è cresciuto in modo esponenziale, superando i confini del settore e garantendo a Hamlyn e ai suoi partner un ruolo di primo piano in un ambito produttivo di rilevanza mondiale. L'utilizzo di materiali compositi nell'industria aeronautica ha conosciuto una vera e propria impennata nei primi anni del 2000 con il lancio del 787 Dreamliner, ovvero il primo aeromobile Boeing "tutto in carbonio". Da allora, l'incontro con il gigante aerospaziale Airbus, che desiderava utilizzare le tecnologie Coriolis per la realizzazione dei suoi componenti per aeromobili in materiali compositi, rappresentò per Hamlyn e il suo team una vera e propria svolta. Hamlyn afferma che la sua azienda non si è mai fermata. Il suo gruppo, attualmente costituito da un personale che conta più di 40 membri altamente competenti e motivati, lavora quotidianamente a stretto contatto con illustri attori del settore industriale e della ricerca, tra cui Daher Aerospace, il Laboratorio Aerospaziale Nazionale dei Paesi Bassi (NLR) e Honeywell, e rappresenta un elemento chiave del progetto Advitac ("Advanced integrated composite tail cone"), finanziato dall'UE. Decollano i materiali compositi Per il settore aeronautico, i costi di produzione hanno da sempre rappresentato un ostacolo all'utilizzo dei materiali compositi. Il metodo di produzione tradizionale, basato sull'impilamento manuale di fogli preimpregnati di materiale seguito da un trattamento in autoclave, è un processo complesso che richiede un enorme lavoro: ciò impedisce di ottenere un livello elevato di integrazione dei componenti e determina un aumento dei costi. Il solo assemblaggio, che comprende ad esempio il posizionamento, la perforazione e la rivettatura, corrisponde a circa il 20-30 % del costo totale di questo tipo di produzione. Per il progetto Advitac, Hamlyn sostiene che l'azienda Coriolis sta utilizzando un metodo più avanzato, sviluppato nell'ambito di "AUTOW", un altro progetto finanziato dall'UE. In base a questo nuovo metodo, un tessuto asciutto viene preformato nella forma del componente, posizionato in uno stampo, quindi sottoposto a iniezione con resina e trattato. "A oggi, questo tipo di tecnica avanzata di posa di fibre è limitato dalle traiettorie che le macchine robotizzate sono in grado di seguire", spiega l'esperto. "Il nostro metodo, invece, ci consente di superare questo limite, mediante la produzione di componenti estremamente complicati e integrati". Il sistema all'avanguardia di Coriolis per la posa di fibre si basa sull'utilizzo di robot poliarticolati e di software sofisticati. Ricorrendo a macchinari originariamente impiegati nel settore automobilistico, il robot Coriolis costerà da 1 a 3 milioni di EUR, mentre quelli equivalenti prodotti negli USA costano attualmente almeno 4 milioni di EUR. Ogni pezzo al suo posto "Il nostro cono di coda per aeromobili in materiali compositi sarà più leggero del 10 % e non avrà bisogno di dispositivi di fissaggio", spiega Hamlyn,"e ciò significa che sono necessari materiali meno costosi nonché processi di lavorazione più semplici che renderanno possibili una maggiore efficacia operativa e la riduzione del rumore, del consumo di carburante e delle emissioni di ossido di azoto". Advitac rappresenta un approccio degno di nota alla ricerca industriale avanzata nel settore dell'aeronautica, in quanto consente a piccole imprese quali Coriolis di giocare un ruolo di primo piano, basato su una maggiore libertà di definizione dei propri programmi di lavoro e su una collaborazione finalizzata alla valorizzazione della catena di sviluppo e di produzione. Hamlyn apprezza questo tipo di approccio, in quanto ritiene che la collaborazione con i pezzi grossi del settore abbia giovato alla sua azienda in termini di acquisizione di esperienze preziose, consentendole di prevedere i bisogni dell'utente finale, specialmente per quel che concerne le specifiche relative a materiali e processi. "Advitac coinvolge tutti i partner implicati nella ricerca di nuove soluzioni per l'intera catena del processo", afferma, "dalla progettazione alla produzione, compresi gli utenti finali, ottimizzando in tal modo il potenziale relativo ai risultati e, infine, il successo sul mercato". - Nome del progetto: Advanced integrated composite tail cone - Acronimo del progetto: Advitac - Advitac project website - Numero di riferimento del progetto: 234290 - Nome/paese del coordinatore del progetto: Daher Aerospace/France - Costo totale del progetto: 5,9 milioni di euro - Contributo CE: 4 milioni di euro - Inizio/fine del progetto: maggio 2009 - novembre 2012 - Altri paesi partner: Belgio, Brasile, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Romania, Regno Unito