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Contenuto archiviato il 2024-05-27

International Network for Terrestrial Research and Monitoring in the Arctic

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Coordinare le stazioni di ricerca dell’Artico

Le osservazioni a lungo termine indicano che gli ecosistemi terrestri e marini dell’Artico stanno subendo un cambiamento. Poiché la regione è remota e scarsamente popolata, in passato le attività di ricerca e monitoraggio erano limitate, ma un’iniziativa finanziata dall’UE ha ora affrontato questa insufficienza.

L’obiettivo del progetto INTERACT (International network for terrestrial research and monitoring in the Arctic) era di istituire partenariati tra stazioni di ricerca. Ha inoltre sviluppato e attivato nuove tecnologie di osservazione e promosso l’attività di ricerca favorendo l’accesso dei ricercatori all’Artico. Nel corso dei cinque anni di durata del progetto, il numero di stazioni di ricerca è aumentato a 77 di 19 paesi, che insieme ospitano ogni anno oltre 5 000 ricercatori di varie discipline. Il progetto comprende ora la maggior parte delle infrastrutture terrestri nell’Artico settentrionale e si estende inoltre verso sud nelle regioni delle foreste e alpine. È stato creato un forum per i gestori della stazione per discutere le migliori pratiche nella gestione della stazione e nel monitoraggio standardizzato. Inoltre, è stato realizzato un punto di riferimento unico con informazioni di 45 stazioni, disponibile sul sito web di INTERACT. È stato anche sviluppato un sistema di informazioni geografiche per rendere i dati della stazione più accessibili, il quale è stato attivato presso una stazione di ricerca come studio del caso. Il monitoraggio di fattori ambientali specifici in zone remote è stato migliorato attraverso una rete di sensori e una più efficiente cattura e divulgazione dei dati. I partner del progetto hanno anche creato una torre ICOS (Integrated Carbon Observation System) in Groenlandia e 10 stazioni di scambio energetico nella regione del Nord Atlantico. Queste installazioni sono state costruite e posizionate con il coinvolgimento di una grande rete di monitoraggio e della comunità di modellazione del clima per garantire la massima compatibilità e rilevanza. Hanno anche fornito dettagli interessanti sui sistemi di feedback del clima settentrionale dai dati raccolti finora. Le attività rafforzate e coordinate presso le stazioni hanno fornito preziose informazioni scientifiche, permettendo ai responsabili delle politiche e al grande pubblico di essere meglio informati per quanto riguarda l’ambiente artico. Queste informazioni alimenteranno inoltre le grandi valutazioni regionali e globali dei cambiamenti ambientali, come nel clima, nella biodiversità e nell’uso del terreno. Benché l’impatto e il retaggio reale di INTERACT si scoprirà soltanto dopo molti anni, è già possibile identificare alcuni importanti effetti del progetto sulla scienza, l’istruzione, la diplomazia e la politica ambientale. Questi sono stati raggiunti mediante le infrastrutture di ricerca che collaborano nell’Artico e nelle regioni alpine per sviluppare attività integrate aumentando al contempo l’accesso scientifico alla regione.

Parole chiave

Artico, ricerca e monitoraggio, INTERACT, stazioni di ricerca, clima

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