Indirizzare le interazioni proteina-proteina nel cancro
La creazione di perturbazioni nell'interazione di proteine chiave all'interno delle cellule costituisce un nuovo campo emergente nella progettazione di farmaci. Tuttavia, le interazioni proteina-proteina (PPI) differiscono strutturalmente dai più classici bersagli di farmaci come enzimi e recettori, nella sfida dello sviluppo di composti che potrebbero indirizzare in modo efficace le PPI. Riunendo insieme società leader nella biotecnologia in Europa e istituzioni accademiche di alto livello riconosciuto, il progetto CAPPELLA ("Combating cancer through novel approaches to protein-protein interaction inhibitor libraries"), finanziato dall'UE, mirava a sviluppare una serie di innovativi strumenti e librerie di piccoli leganti per inibire le PPI nel cancro. Utilizzando metodi in silico, chimici e genetici, i partner di progetto intendevano mirare a tre PPI, ovvero BRCA2-Rad51, p53-Mdm2 e betacatenina-TCF4. Tali coppie di proteine sono coinvolte nelle trasduzioni di segnale implicate nel cancro. Sono stati sviluppati specifici saggi indicativi per rilevare la perturbazione di tali PPI. Oltre 6.000 composti derivati da sorgenti biologiche di origine naturale o estratti marini sono stati valutati e sono stati identificati come candidati putativi. Sono stati costruiti modelli computazionali "farmacofori" per la valutazione virtuale di tre bersagli e di database, allo scopo di confermare ulteriormente i composti inibitori che potrebbero essere prodotti dalla chimica medica. Sono state identificate sei nuove famiglie di composti per i tre bersagli, le quali sono state testate biologicamente in termini di efficienza. Il progetto CAPPELLA ha proposto nuove soluzioni per le PPI di cui si conosce l'azione perturbante specifica nel cancro. I composti identificati costituiscono approcci promettenti per il trattamento e la terapia di varie tipologie di cancro.