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Parere del Comitato delle regioni in merito al Quinto programma quadro di RST

In occasione della riunione del 18 settembre 1997, a Bruxelles, il Comitato delle regioni dell'Unione europea ha adottato il proprio parere in merito alla proposta della Commissione riguardante il Quinto programma quadro di RST. Innanzi tutto, il Comitato apprezza l'ampio lav...

In occasione della riunione del 18 settembre 1997, a Bruxelles, il Comitato delle regioni dell'Unione europea ha adottato il proprio parere in merito alla proposta della Commissione riguardante il Quinto programma quadro di RST. Innanzi tutto, il Comitato apprezza l'ampio lavoro di consultazione effettuato dalla Commissione durante la preparazione della proposta ma auspica che il dialogo instaurato continui nel corso dell'attuazione del programma. Nel complesso, il Comitato approva la proposta della Commissione relativa alle sei aree di programma e agli obiettivi generali. Tuttavia, nel parere si descrivono alcune aggiunte e modifiche specifiche che il Comitato desidererebbe vedere inserite nel programma. In particolare il Comitato rileva che, nell'attuazione degli specifici programmi, la Commissione dovrebbe utilizzare le risorse e le infrastrutture degli enti locali e regionali. Molti dei problemi della società attuale hanno un impatto particolarmente pesante a livello locale e, pertanto, il Comitato invita a coinvolgere nell'ideazione e nell'attuazione della politica di ricerca anche gli enti locali e regionali (le autorità più vicine ai problemi). In tale contesto, attira l'attenzione sull'esigenza di coordinare a livello locale politica di ricerca e Fondi strutturali. Il Comitato pone l'accento sulla possibilità di costituzione di istituti di ricerca regionali, sostenuti da enti locali e regionali. Tali istituti spronerebbero il know-how in settori di importanza per la regione interessata. Accanto ai programmi tematici, il Comitato invita ad accordare maggiore attenzione sulla ricerca socioeconomica che prende in considerazione la società nel suo insieme, poiché dividere gli aspetti socioeconomici tra le azioni chiave oscurerebbe il quadro generale. Tre punti di vista meritano particolare attenzione, a parere del Comitato: quello delle persone disabili; le esigenze e gli interessi differenti di uomini e donne; la fascia della terza età. Fra gli altri settori importanti evidenziati dal parere: la trattazione di tutti gli aspetti della produzione degli alimenti; la garanzia che gli sviluppi della società dell'informazione possano ampliare le opportunità democratiche, in modo particolare a livello locale; l'allargamento dell'azione chiave sulle malattie virali e infettive; la garanzia che i progetti siano basati su cicli naturali.

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