Garantire mezzi di sussistenza e produzione alimentare in Africa
Quasi due terzi della popolazione africana dipende dall'agricoltura per la propria sopravvivenza. L'agricoltura di conservazione (CA) mira ad aumentare la sostenibilità agricola riducendo il degrado del terreno, cosa che favorisce in seguito una maggiore resa dei raccolti e minori costi di produzione. Ma i piccoli agricoltori africani sono estremamente eterogenei in termini di condizioni agro-ecologiche, socioeconomiche e culturali. Malgrado l'abbondanza di ricerche e programmi di sviluppo che promuovono la CA in Africa, l'adozione delle relative raccomandazioni ha incontrato un successo limitato, prevalentemente a causa della necessità di adattamenti locali. Per rimediare a questa situazione gli scienziati hanno avviato il progetto CA2AFRICA ("Conservation agriculture in Africa: Analysing and foreseeing its impact - comprehending its adoption"), finanziato dall'UE. CA2AFRICA ha riunito esperti da Africa, Europa e dalla comunità internazionale di ricerca per valutare storie di successo di CA in cui la situazione socioeconomica dei proprietari delle terre sia stata migliorata. Studi di caso in cinque regioni dell'Africa stanno aiutando a identificare i più importanti fattori a livello di campi, aziende agricole e regioni che portano all'adozione o al rifiuto della CA. È stato creato un database online sulla CA: dai modelli biofisici dei raccolti e dei terreni a livello dei campi fino alle simulazioni dei trade-off nell'allocazione delle risorse a livello di aziende agricole e villaggi, i ricercatori sono stati in grado di comprendere a fondo importanti fattori determinanti per l'adozione delle tecniche di CA. Gli scienziati hanno anche sviluppato uno strumento qualitativo di valutazione da parte degli esperti adattabile ai singoli casi (QAToCA), per determinare il potenziale impatto dell'adozione della CA nelle aree e regioni dei casi di studio, e analizzare i fattori di adozione su scala più ampia. I risultati hanno mostrato che la CA ha il potenziale di aumentare le rese dei raccolti nei campi, specialmente in condizioni di precipitazioni irregolari e, sul lungo termine, come risultato di un graduale aumento della qualità generale del terreno. L'impatto sul reddito delle aziende agricole è molto meno evidente, e dipende dal tipo di azienda. La mancanza di una crescita immediata nel reddito dell'azienda agricola spiega in molti casi la non adozione della CA. I piccoli proprietari di terreno hanno spesso orizzonti temporali a breve termine: i vantaggi futuri non sono più importanti delle necessità immediate. Un altro fattore fondamentale che spiega la limitata adozione della CA nei sistemi delle aziende che praticano attività miste di coltivazione e allevamento è il fatto che i residui dei raccolti vengono preferibilmente utilizzati come foraggio per il bestiame, e ciò ne impedisce l'impiego come copertura del suolo nei sistemi di CA. Infine mancano spesso buoni mercati per l'acquisto di mezzi di produzione e la vendita dei prodotti: prerequisito chiave per l'adozione di nuove tecnologie. I risultati del progetto hanno mostrato chiaramente la necessità di selezionare e concentrarsi sugli utenti finali (non tutti gli agricoltori sono potenziali utenti finali della CA), e adattare i sistemi CA alle situazioni locali degli agricoltori. A questo punto devono essere presi in considerazione la capacità di investimento dell'agricoltore nella pratica della CA e la compatibilità della CA con i suoi obiettivi di produzione e le attività agricole esistenti. CA2AFRICA ha cercato di migliorare la comprensione della (non)adozione della CA sulle eterogenee fattorie dei piccoli proprietari terrieri. Allo stesso tempo il progetto voleva aumentare il proprio impatto positivo sviluppando i casi di successo, migliorando le collaborazioni, fornendo gli strumenti necessari all'analisi e valutazione, e orientando la futura ricerca sulla CA.