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Health Education and Community Integration: Evidence based Strategies to increase equity, integration and effectiveness of reproductive health services for poor communities in Sub Saharan Africa

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Una migliore salute riproduttiva nell’Africa subsahariana

La profonda inadeguatezza della salute riproduttiva (RH) tra gli adolescenti resta una rilevante causa di morte e contribuisce all’aumento della povertà nell’Africa subsahariana. Questo progetto finanziato dall’UE si proponeva di contribuire all’aumento di programmi efficaci per provvedere alla soluzione di tale situazione in Niger e Tanzania.

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Gli attuali programmi riguardanti la RH stanno fallendo a causa della scarsa integrazione e delle norme culturali contrarie nei settori della sanità e dell’istruzione, nonché all’interno della comunità in senso più lato. Il progetto INTHEC (Health education and community integration: Evidence based strategies to increase equity, integration and effectiveness of reproductive health services for poor communities in sub Saharan Africa) mirava a migliorare la prestazione dei servizi RH nei due paesi, fornendo ai decisori politici informazioni fondate su prove circa l’accesso. A sostegno di tale obiettivo, i ricercatori hanno realizzato sondaggi per identificare i punti deboli prioritari nei servizi RH. Sono stati analizzati i dati relativi a 6 955 soggetti delle regioni Maradi e Tillabery, nel Niger, e relativi a 6 524 intervistati delle regioni Mwanza e Iringa, in Tanzania. Circa la metà era formata da donne; metà apparteneva alla fascia di età tra 15 e 19 anni, la più elevata secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Le altre fasce di età considerate in questo sondaggio sono state tra 20 e 25 anni, tra 26 e 29 anni e tra 30 e 34 anni. La diffusione dei servizi di cura correlati a infezioni sessualmente trasmissibili è risultata inferiore al 2 % in ogni fascia di età. Inoltre, meno di un terzo delle donne che avevano in precedenza partorito almeno una volta si era avvalso di servizi prenatali durante la gravidanza più recente. I ricercatori hanno anche esaminato problemi e stereotipi fondamentali, legati all’uguaglianza e alla parità di genere. Ad esempio, in Niger, alle donne è rigorosamente vietata l’espressione sulla sessualità o la partecipazione ad attività RH senza il consenso del marito. L’impiego di video ha facilitato la discussione sulla disponibilità di servizi, in particolare tramite l’offerta ai giovani di un forum per esprimere le loro necessità di servizi ed essere ascoltati dagli operatori sanitari. Tra gli altri interventi, rientrano una strategia RH per gli adolescenti sul luogo di lavoro nelle unità sanitarie, il sostegno a docenti, tutori e allievi in materia di RH e un miglior sistema di rinvio comunitario ai servizi sanitari specializzati. Ad esempio, in Tanzania, il progetto ha realizzato un servizio riservato di rinvio a prestazioni specializzate via sms con cellulare, dai venditori di farmaci di comunità di base alle strutture sanitarie formali, per aumentare la fruizione di servizi RH da parte degli adolescenti. In futuro, le attività INTHEC si impegneranno considerevolmente per incoraggiare le istituzioni locali riconosciute a realizzare tali interventi che attribuiscano autonomia a livello di comunità. Si spera che tali misure migliorino in definitiva l’atteggiamento delle comunità circa i diritti dei giovani. Inoltre, dato l’interessamento diretto dei ministri di governo competenti per la politica RH relativa agli adolescenti, sia in Niger che in Tanzania, le iniziative e gli esiti di INTHEC dovrebbero ottenere effetti sostenuti dalle autorità sanitarie locali.

Parole chiave

Salute riproduttiva, Africa subsahariana, adolescenti, educazione sanitaria, infezioni sessualmente trasmissibili

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